SCUOLA/ INTESA PER RAFFORZARE SISTEMA, ANCHE PER UNIVERSITA'
Mussi: per stabilità servono investimenti in istruzione e ricerca
Roma, 27 giu. (Apcom) - Una intesa per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza è stata firmata dal ministro per le Riforme, dal ministro dell'Economia, dal ministro della Pubblica Istruzione, dal ministro dell'Università e della Ricerca, insieme alle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Confsal, Uil, Cgu e alle Organizzazioni sindacali Cgil,Flc, Cisl Scuola, Snals -Confsal, Uil Scuola, Fed. Naz. Gilda/Unams.
Questa specifica intesa, prevista dal memorandum "Per una nuova qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche", sottoscritto da Governo e confederazioni sindacali il 18 gennaio 2007, concorrerà alla realizzazione dell'obiettivo prioritario di migliorare i livelli di qualità, efficienza, efficacia ed equità del sistema pubblico di istruzione, formazione, università, ricerca, accademie e conservatori.
"La scuola - ha commentato il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni - può e deve offrire un contributo decisivo per garantire pieni diritti a tutti i cittadini della Repubblica, per assicurare una più elevata crescita della produttività, per promuovere quella mobilità sociale e quello sviluppo che ancora oggi sono bloccati da troppi ostacoli".
"L' impegno che abbiamo preso tutti insieme - ha aggiunto Fioroni - è quello di realizzare una strategia di rafforzamento del sistema scolastico che, attraverso il coinvolgimento degli studenti, del personale e delle famiglie e l'allocazione funzionale di risorse adeguate, possa raggiungere i propri obiettivi istituzionali: l'innalzamento dei livelli di conoscenze, abilità e competenze della popolazione, abbattendo i tassi di dispersione, valorizzando le eccellenze e sviluppando l'educazione e l'istruzione per tutto l'arco della vita".
Per quanto riguarda il personale della scuola, i punti qualificanti dell'intesa sono quelli mirati a sostenere la piena attuazione dell'autonomia scolastica, garantendo la stabilità pluriennale dell'organico, valorizzando l'impegno professionale, attraverso il riconoscimento delle esperienze lavorative e formative, realizzando sistemi di incentivazione, valorizzazione e progressione di carriera, con particolare riferimento ai processi di innovazione e di ricerca educativa. L'intesa annuncia, inoltre, la costruzione di un sistema nazionale di valutazione, esterno e autonomo, che individui strumenti e metodi di misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni, sostenga e orienti le istituzioni scolastiche nel miglioramento dell'efficacia della propria azione didattica ed educativa, costituisca un punto di riferimento per allocare in modo appropriato la spesa dell'istruzione.
In relazione ai progressi del sistema valutativo, si prevedono incentivi per quelle scuole che, tenendo conto delle condizioni iniziali, abbiano conseguito progressi significativi in termini di competenze degli studenti.
Il ministro dell'Università e della ricerca, Fabio Mussi, durante l'incontro ha affermato: "l'Italia ha assunto due vincoli: Maastricht e Lisbona, il patto di stabilità europeo e l'obiettivo di realizzare in Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo. Maastricht serve a non andare a fondo, Lisbona per navigare. Non esiste possibilità di uno sviluppo stabile e di qualità senza nuovi investimenti in istruzione, università e ricerca scientifica".
Il ministro Nicolais ha espresso la sua soddisfazione per l'intesa sottoscritta, "che si pone - ha sottolineato - in continuità con l'impegno assunto dal Governo e sindacati di avviare e realizzare una profonda e strutturale riforma delle amministrazioni riconoscendo alla formazione scolastica ed universitaria e alla ricerca un ruolo strategico per lo sviluppo sociale e del sistema paese nel suo insieme".