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Scuola, il ministero sblocca i fondi per l'edilizia: 700 milioni a nidi e materne

Bloccate da gennaio scorso saranno ora disponibili. Priorità a ai progetti che riguarderanno aree svantaggiate e periferie urbane. Il ministro dell’Istruzione Bianchi “Con questo provvedimento si liberano risorse per iniziare a colmare una delle carenze strutturali più significative del Paese"

24/03/2021
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la Repubblica

Risorse per un totale di 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni da quest'anno al 2025 per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione o la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Fondi che erano bloccati da gennaio scorso, attesi da Comuni e Città metropolitane.

L'edilizia scolastica è uno dei temi caldi da sempre, lo è diventato ancora di più in tempo di pandemia quando oltre alla manutenzione c'è necessità di progettare nuovi spazi per l'outodoor education.

Le prevede l'avviso pubblico che è stato emanato congiuntamente oggi dai ministero dell’Istruzione e dell’Interno, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Dipartimento per le politiche della Famiglia, ed è destinato agli Enti locali.

L’avviso consentirà di distribuire le risorse stanziate nel 2019, con la Legge di bilancio per il 2020, disponibili a decorrere dal 2021. Priorità sarà data ai progetti che riguarderanno aree svantaggiate e periferie urbane, prevedendo interventi in territori dove oggi ci sono minori opportunità per le bambine e i bambini e per le loro famiglie. 

“Con questo provvedimento si liberano risorse per iniziare a colmare una delle carenze strutturali più significative del nostro Paese - afferma il ministro dell’Istruzione,  Patrizio Bianchi - Potenziare asili nido e servizi per l’infanzia significa non solo dare più opportunità educative alle bambine e ai bambini, riducendo le disuguaglianze sociali e territoriali, ma anche favorire concretamente l’occupazione femminile. È un investimento strategico che costituisce una componente rilevante anche nel nostro Recovery Plan”, conclude.

I 700 milioni sono così ripartiti: 280 milioni riguarderanno gli asili nido; 175 le scuole dell’infanzia; 105 i centri polifunzionali per servizi alla famiglia, 140 milioni la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Il 60% delle risorse di ciascuno di questi capitoli sarà destinato alle aree periferiche e svantaggiate, per recuperare i divari esistenti.

Le candidature potranno essere presentate esclusivamente online, entro il 21 maggio 2021, sul sito del Ministero dell’Istruzione, nella pagina dedicata all’edilizia scolastica.


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