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Scuola, i nuovi docenti sono 100mila
Il rush finale copre tutti i posti: 71mila domande dagli iscritti in graduatoria e altri 29mila già reclutati dai provveditori In Sicilia e Campania record di candidati:11mila a testa.Molti in cattedra solo a novembre.Renzi:addio precariato
15/08/2015
la Repubblica
Corrado Zunino
ROMA. Le domande presentate per diventare un nuovo insegnante della scuola italiana, dall’infanzia (pochi i posti disponibili) alla quinta liceo, sono 71.643. Su una platea di precari interessata a questa fase di assunzioni da parte del ministero dell’Istruzione di 90 mila (sono 134 mila, in tutto, quelli aventi diritto a un posto secondo la “Buona scuola” Renzi-Giannini, ma solo 90 mila gli interessati alle “domande online”). Come anticipato da Repubblica , un precario ogni cinque (esattamente il 20,4 per cento) non ha inviato il modulo di richiesta. Nonostante questo, il ministero coprirà tutte le 103.000 nuove cattedre con nuovi insegnanti, probabilmente tutti di ruolo. I molti numeri che sono circolati in queste ultime 48 ore sono ora riconducibili a questi due fatti. Giovedì scorso i provveditorati regionali hanno comunicato al ministero le nomine fatte direttamente dagli Uffici scolastici sulle province controllate nonché i posti residui messi a disposizione della “lotteria nazionale” per le assegnazioni, appunto, nazionali. Gli uffici scolastici hanno fatto 29.000 nomine (ovvero assunzioni, decise alla vecchia maniera, per questo blocco di docenti). Ieri, secondo passaggio, sono state contate le domande inviate per le assegnazioni nazionali, 71.643 appunto. Non sono tutte trasformabili tout court in assunzioni certe perché alcune richieste potrebbero essere sbagliate, alcuni precari (caso più probabile) di fronte alla scoperta, nei primi giorni di settembre, della provincia proposta potrebbero rifiutare. Ad oggi, tuttavia, le 29 mila assunzioni già fatte vanno sommate alle oltre 71 mila potenziali: siamo oltre le centomila cattedre. Un numero minimo di docenti — alcune centinaia — in estate ha avuto un’assegnazione provvisoria. Per arrivare alle 103 mila assunzioni promesse dalla “Buona scuola” renziana potrebbero mancare poche cattedre. I conti si faranno da qui al 12-13 settembre e, se questi posti dovessero essere davvero vacanti, si procederà a chiudere il contingente con alcune supplenze annuali.
Il premier Matteo Renzi ha salutato i neo (potenziali) assunti così: «Per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e tradita. Questo rende ragione di tante critiche, insulti, polemiche degli ultimi mesi. Il futuro dell’Italia sarà sempre meno precario». Il ministro Stefania Giannini: «I candidati hanno capito l’importanza di partecipare per la loro vita e per quella della scuola».
Come consuetudine, la maggior parte delle domande di docenza sono arrivate dal Sud: 11.864 dalla Sicilia, 11.142 dalla Campania. Dal Lazio le candidature sono state 7.125. Gli oltre 71 mila di questa tornata andranno a prendere, innanzitutto, i 18.476 posti vacanti e successivamente i 55.528 posti per il potenziamento delle materie. Quest’ultimi saranno assegnati nel mese di novembre, e solo allora per i docenti scelti correrà il primo stipendio.