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Scuola: Flc Cgil, risposte su Ata e prèsidi o sciopero
Pantaleo: "Poche luci e molto ombre dopo l'incontro col ministro Carrozza"
29/01/2014
Rassegna.it
"Poche luci e molte ombre" dopo l’incontro con il ministro dell'Istruzione Maria Grazia Carrozza. Lo afferma il leader della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo. "Riteniamo importante - osserva il sindacalista - l’impegno del governo a rimuovere il blocco delle retribuzioni dei lavoratori della scuola per il 2014, ma rileviamo che rimangono ancora aperte alcune partite importanti sugli aspetti salariali e contrattuali del personale della scuola".
Sul versante del ripristino degli scatti di anzianità di docenti e Ata, "pur apprezzando l’impegno del ministro per evitare il recupero forzoso in busta paga, dobbiamo rilevare che nessuna risorsa aggiuntiva è stata prevista e l’unica possibilità che ci è stata prospettata è la decurtazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof), che rappresenta un pezzo del salario accessorio del personale e l’unica fonte certa per sostenere l’ampliamento dell’offerta formativa".
Nessuna soluzione, invece, per le posizioni economiche del personale Ata e per il salario di posizione dei dirigenti scolastici. "Diciamo con chiarezza - prosegue Pantaleo - che su questi punti occorre trovare una soluzione in fretta: non è accettabile che si proceda retroattivamente a recuperare somme già pagate a fronte di prestazioni rese negli anni scorsi. Se queste risposte non arriveranno, la Flc Cgil continuerà con le mobilitazioni ed è pronta ad arrivare fino allo sciopero della scuola".
"Assolutamente inammissibile - a suo giudizio - è invece il tentativo di scambiare salario/stabilizzazioni di gelminiana memoria. Non possiamo non rilevare la contraddizione fra il ripristino degli scatti 2012 e l’intervento sulle carriere dei neoimmessi in ruolo per sostenere i costi delle assunzioni previste dal piano triennale licenziato dal Governo un paio di mesi fa. Lo diciamo fin da adesso: se è questo ciò che si prefigura, la Flc darà battaglia per evitare che a pagare il conto siano sempre i più deboli".
"Crediamo infatti - conclude la nota - che sia giunto il momento di cessare gli interventi invasivi sui diritti contrattuali e salariali del personale della scuola e fare l’unica cosa che i lavoratori e le lavoratrici si aspettano: rinnovare il contratto nazionale di lavoro sia per la parte economica che normativa. La Flc a tal proposito nelle prossime settimane presenterà la propria piattaforma contrattuale per dare un segnale tangibile dell’impegno della nostra organizzazione. Ora sta al governo, dare una risposta a tutto il personale dei comparti della conoscenza in termini di salario e di miglioramento delle condizioni di lavoro garantendo il rinnovo del contratto nazionale".
Sul versante del ripristino degli scatti di anzianità di docenti e Ata, "pur apprezzando l’impegno del ministro per evitare il recupero forzoso in busta paga, dobbiamo rilevare che nessuna risorsa aggiuntiva è stata prevista e l’unica possibilità che ci è stata prospettata è la decurtazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof), che rappresenta un pezzo del salario accessorio del personale e l’unica fonte certa per sostenere l’ampliamento dell’offerta formativa".
Nessuna soluzione, invece, per le posizioni economiche del personale Ata e per il salario di posizione dei dirigenti scolastici. "Diciamo con chiarezza - prosegue Pantaleo - che su questi punti occorre trovare una soluzione in fretta: non è accettabile che si proceda retroattivamente a recuperare somme già pagate a fronte di prestazioni rese negli anni scorsi. Se queste risposte non arriveranno, la Flc Cgil continuerà con le mobilitazioni ed è pronta ad arrivare fino allo sciopero della scuola".
"Assolutamente inammissibile - a suo giudizio - è invece il tentativo di scambiare salario/stabilizzazioni di gelminiana memoria. Non possiamo non rilevare la contraddizione fra il ripristino degli scatti 2012 e l’intervento sulle carriere dei neoimmessi in ruolo per sostenere i costi delle assunzioni previste dal piano triennale licenziato dal Governo un paio di mesi fa. Lo diciamo fin da adesso: se è questo ciò che si prefigura, la Flc darà battaglia per evitare che a pagare il conto siano sempre i più deboli".
"Crediamo infatti - conclude la nota - che sia giunto il momento di cessare gli interventi invasivi sui diritti contrattuali e salariali del personale della scuola e fare l’unica cosa che i lavoratori e le lavoratrici si aspettano: rinnovare il contratto nazionale di lavoro sia per la parte economica che normativa. La Flc a tal proposito nelle prossime settimane presenterà la propria piattaforma contrattuale per dare un segnale tangibile dell’impegno della nostra organizzazione. Ora sta al governo, dare una risposta a tutto il personale dei comparti della conoscenza in termini di salario e di miglioramento delle condizioni di lavoro garantendo il rinnovo del contratto nazionale".