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Scuola. Flc-Cgil. Nel provvedimento del governo né risorse né idee

Suona la gran cassa. Rivoluzione nella scuola, cambia tutto, arriva il primo concorso dal 1999, decine di migliaia di docenti saranno assunti.

26/08/2012
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Dazebao.org

Suona la gran cassa. Rivoluzione nella scuola, cambia tutto, arriva il primo concorso dal 1999, decine di migliaia di docenti saranno assunti.

I giornali della destra si buttano a tuffo , ancora assunzioni nel pubblico impiego, con una mano nella spending review si licenzia, però con l’altra mano si assume. I giornali montani esultano perché, di fatto, si tratta dell’unico provvedimento concreto che esce dalla maratona durata nove ore del consiglio dei ministri. Giudici prudenti, volti verso il positivo arrivano da esponenti del Pd, come l’ex ministro della Pubblica istruzione Fioroni che parla di “ interpretazione migliorativa della legge vigente.” Che riguarda la valutazione degli insegnanti. Parla di “cultura della valutazione che mancava” il segretario della Cisl scuola,Francesco Scrima- Per il segretario della Uil scuola,Di Manna, “ i tempi di attuazione saranno lunghi ma il provvedimento avrà effetti positivi sulle scuole”. Fortemente critico invece il segretario generale della Federazione lavoratori della conoscenza Cgil, Mimmo Pantaleo che, senza giri di parole dice: “Su temi di questa portata servono risorse e idee. Qui non ci sono”. Andiamo a vedere allora all’interno dei provvedimenti annunciati, senza fermarci ai titoli. Per quanto riguarda le assunzioni si tratta di 1213 dirigenti, ex presidi e professori vincitori di concorsi, già in servizio, per il personale docente e educativo erano già previste 21.212 assunzioni. A concorso vengono messi 11.892 posti, in questo modo si potrà consentire l’entrata in ruolo di precari che da una vita attendono il riconoscimento del loro lavoro. Questo i concorso che “rivoluziona “ la scuola. Insieme al sistema di valutazione nazionale, Snv, che inizia il lungo e faticoso percorso con il ministro Moratti, poi con Fioroni, infine con Gelmini il cui operato scontenta tutti. Ora è stato approvato il regolamento, serviranno alcuni passaggi istituzionali ,intanto da settembre inizia la sperimentazione in trecento scuole. Uno dei passaggi di questa processo di valutazione prevede la presenza di due“esperti” esterni non meglio identificati insieme ad un rappresentante del ministero. A concludere il quadro le dichiarazioni delle solite fonti che, rispondendo alla critiche per nuove assunzioni nel settore pubblico, affermano che la “rivoluzione” sarà a costo zero.

Mimmo Pantaleo: Iniziative Flc per cambiare il regolamento approvato dal Cdm

Una conferma di quanto sottolinea il segretario generale della Flc –Cgil. Dice Mimmo Pantaleo: “ La sfida era importante e rilevante per il paese: definire un sistema di valutazione del nostro sistema di istruzione finalizzato a migliorare la qualità del sistema stesso in funzione del raggiungimento delle finalità istituzionali della scuola laica e costituzionale, coinvolgendo gli attori principali di questo sistema, le scuole e chi vi lavora e affrontando quindi questa sfida culturale in modo partecipativo. Quando si affrontano temi così rilevanti-prosegue Pantaleo- generalmente si mettono in campo risorse e idee. Non è il caso della bozza di regolamento sul sistema di valutazione in materia di istruzione e formazione approvata in prima lettura dal Consiglio dei Ministri di oggi.”
“Sul versante dei soldi non c'è trippa per gatti- conclude il segretario generale della Flc- tutto deve avvenire nell'ambito delle risorse disponibili, vale a dire quasi niente. Per quanto riguarda le idee, ancora peggio: addirittura il MIUR demanda ad un soggetto esterno quali debbano essere gli indicatori di efficienza ed efficacia del nostro sistema di istruzione. E' evidente poi che al tema della partecipazione e del coinvolgimento questo governo è sordo. Così non va. La FLC avvierà alla ripresa dell'attività scolastica una campagna a tappeto e una raccolta di firme per modificare i contenuti dello schema di regolamento e far “sentire” la voce della scuola reale a chi si rifiuta di ascoltare.”

Sandro Carli

 


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