Scuola, ecco le regole del concorsone
50 quiz per scegliere i nuovi prof
di PIETRO PIOVANI
ECCOLO il concorsone, l’esame di massa che regalerà il posto fisso a quasi 12 mila insegnanti precari. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, ascoltato ieri in commissione Cultura alla Camera, ha fornito qualche dettaglio in più sulle modalità del reclutamento. Si comincia a dicembre con il quiz a risposta multipla per la preselezione, poi a gennaio una seconda prova scritta, più avanti l’orale ed «entro l’estate» si saprà chi ha vinto e chi ha perso.
«Mi prendo tutte le responsabilità» ha detto ieri Profumo.
«Per la prima volta sono io a gestire un’operazione del genere». Al momento però gli interessati, i potenziali candidati del concorso, non sembrano affatto contenti. Domani a Roma ci sarà il corteo dei «Precari uniti contro i tagli», mentre per oggi la Flc-Cgil ha organizzato iniziative di protesta in tutta Italia.
«Mi prendo tutte le responsabilità» ha detto ieri Profumo.
«Per la prima volta sono io a gestire un’operazione del genere». Al momento però gli interessati, i potenziali candidati del concorso, non sembrano affatto contenti. Domani a Roma ci sarà il corteo dei «Precari uniti contro i tagli», mentre per oggi la Flc-Cgil ha organizzato iniziative di protesta in tutta Italia.
L’iscrizione.
Il bando di concorso sarà pubblicato martedì prossimo (un giorno dopo il previsto). Chi ha i requisitit e vorrà partecipare dovrà iscriversi online. A quanto si è capito, dal giorno della pubblicazione ci saranno 30 giorni di tempo per iscriversi.
La preselezione.
Entro dicembre ci sarà la prima prova scritta. I candidati dovranno rispondere a un quiz con domande a risposta multipla: 50 domande, 50 minuti per rispondere. Le domande di tipo logico deduttivo saranno 36, quelle di informatica 7, quelle di lingua altre 7. Tutto l’esame si svolgerà al computer, in aule appositamente attrezzate, ogni candidato riceverà la sua password. Ogni risposta giusta vale un punto, una sbagliata meno uno, zero punti se non si risponde. Stando a quanto è stato riferito ai sindacati, il punteggio minimo per essere ammesso alle prove successive sarà di 35 punti. Le 50 domande saranno scelte da un software in modo casuale, su una batteria di 3.500 domande che verranno rese pubbliche in largo anticipo così che i candidati possano esercitarsi per prepararsi all’esame.
La seconda prova.
Anche questa consisterà in un questionario scritto, ma non si dovrà scegliere tra più risposte prestabilite, i candidati dovranno fornire le loro risposte aperte. Questo secondo test dovrebbe svolgersi a gennaio.
La prova orale.
Si terrà entro l’estate. Davanti a una commissione composta di tre esaminatori, ogni candidato dovrà simulare una lezione di 30 minuti. L’argomento della lezione verrà comunicato al candidato 24 ore prima dell’esame, inoltre la commissione potrà approfondire la conoscenza delle lingue straniere (l’inglese sarà obbligatorio per i candidati alle primarie), della legislazione scolastica e delle norme disciplinari.
I posti da assegnare.
Il concorso servirà a individuare 11.542 nuovi insegnanti di ruolo, Di questi, 7.531 otterranno la loro cattedra a partire dall’anno scolastico 2013-14, mentre per gli altri 4.191 il posto fisso scatterà dal 2014-15. Profumo ha promesso che da questo concorso non si genereranno nuove graduatorie. In altre parole, oltre agli 11.542 vincitori di cui sopra non ci sarà una nuova lista di «idonei» in attesa di scalare la classifica anno dopo anno per ottenere un posto: questa volta il concorso o si vince o si perde.
Le classi
di concorso.
È una delle decisioni più difficili che spettano al ministero: come vanno distribuiti gli 11 mila e passa posti messi a concorso? Secondo uno schema consegnato nei giorni scorsi ai sindacati, circa un terzo dei neoassunti (3.500 docenti) saranno maestri delle primarie, 2.300 insegnanti di «ambito lettere» alle superiori, 1.400 assunti alla scuola dell’infanzia, e poi insegnanti di scienze, disegno, educazione artistica, latino e materie letterarie, educazione tecnica nelle medie e anche 51 insegnanti di filosofia. Le assunzioni per il sostegno sarebbero circa un migliaio. Ancora non si sa come si distribuiranno i posti sul territorio nazionale, anche se già è noto che in molte regioni del Nord i concorsi per alcune categorie di insegnanti non saranno neanche banditi.
I costi. Le operazioni del concorso costeranno, fa sapere il ministro, un milione di euro. Quasi tutte le spese consisteranno nei compensi per i membri delle commissioni giudicanti. Per il resto i costi sono stati drasticamente abbattuti grazie alla procedura informatica, che consentirà tra l’altro di valutare i risultati dei test scritti in economia e nell’arco di pochissimi minuti: i candidati sapranno subito se hanno superato la preselezione o no.
I sindacati.
Per Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, sarà «un concorso inutile e costoso». Inutile perché, sostengono i sindacati, a questo concorso possono partecipare praticamente solo i precari già inseriti nelle graduatorie, da anni in attesa di assunzione. L’Usb (Unione sindacale di base) ha aderito alla mobilitazione dei precari di domani chiedendo «il ritiro del concorso».