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Scuola, ecco i furbetti dell'anticipo negli istituti paritari

Ogni anno quasi 2mila bambini si iscrivono in prima elementare violando la regola che richiede di compiere i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Il sistema online del Miur non lo permette ma i moduli cartacei delle private consentono di bypassare il divieto

17/01/2019
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la Repubblica

Salvo Intravaia

 fenomeno che riguarda, ogni anno, fra i 1.500 e i 2mila bambini. Ma per capire è bene fare un passo indietro.

Le iscrizioni sono in corso, e tra le scelte cui le famiglie sono chiamate una delle più importanti riguarda l'opzione del cosiddetto "anticipo", introdotto dalla Gelmini nella omonima riforma del 2008: la possibilità di iscrivere i bambini particolarmente dotati in prima elementare a 5 anni e mezzo. La norma attuale, per l'esattezza, consente di iscrivere alla primaria i bambini che compiono i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Sono i genitori a stabilire se fare esordire anticipatamente i figli nella scuola dell'obbligo. Anche se le maestre della scuola dell'infanzia consigliano mamme e papà sul punto, e spesso si pronunciano negativamente.

Ma per i fanatici dell'anticipo, che - magari per pochi giorni - non rientrano nell'opzione, una scappatoia c'è. Basta rivolgersi a qualche scuola paritaria compiacente che accetta di iscrivere ugualmente in prima anche i bambini che festeggiano il sesto compleanno dopo il 30 aprile. Del resto, pensano i genitori, perché penalizzare un bambino che compie sei anni magari il primo o il due maggio? Ma a proposito delle iscrizioni all'anno scolastico 2019/2020, che si chiuderanno il prossimo 31 gennaio, il Miur ribadisce attraverso il proprio sito che "non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l'iscrizione alla prima classe della primaria di bambini che compiono i sei anni successivamente al 30 aprile 2020".

La possibilità di aggirare l'ostacolo, per le scuole paritarie (solo alcune), è determinata dal fatto che l'iscrizione alla classe prima avviene obbligatoriamente online per le sole scuole statali. "Mentre - continua il ministero dell'Istruzione - per le scuole paritarie resta sempre facoltativa l'adesione al sistema delle Iscrizioni online". E quasi sempre queste scuole preferiscono il più tradizionale modulo cartaceo da compilare e consegnare personalmente.

Ecco quindi la scappatoia: anche perché, una volta che i bambini sono stati iscritti in prima sotto età e promossi per diversi anni, nessuno si sogna più di obiettare nulla nei gradi successivi d'istruzione. Nel 2016/2017 erano ben 1.635 i bambini che frequentavano la seconda elementare e che festeggiavano il compleanno dopo il 30 aprile 2017. Ed erano quasi quasi 1.900 nell'anno precedente, il 2015/2016.


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