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Scuola e tagli, scinitlle ai vertici

Paparo (Provincia): Piacenza più penalizzata, mandato per azione a Bologna. Morsia (Flc-Cgil regionale): solo tentativo di sviare l'attenzione dalle vere cause

11/04/2011
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Libertà

piacenza - Un piatto ricco, ma purtroppo indigesto per Piacenza. E' fissata per domani, a palazzo Garibaldi, la riunione della Conferenza scolatica provinciale che dovrebbe purtroppo confermare l'entità dei tagli ai posti (di diritto) riguardo agli organici della scuola piacentina, e che malauguratamente si attesterà sulle 82 unità (questa la scure sui posti di docenza, in attesa di conoscere cosa toccherà in sorte agli Ata, il personale tecnico-amministrativo e i bidelli).
Per la provincia di Piacenza si tratterà, se i numeri domani verranno confermati dal direttore scolastico provinciale Armando Acri, di un taglio percentualmente superiore al trend regionale, attestato al 2,68 per cento (riconducibile al taglio di una sessantina di posti) contro un ben più doloroso 3,10 per cento (pari ad un'ottantina di posti) inflitto al sistema scolastico della nostra provincia.
Già nei giorni scorsi, reduce da un incontro con Acri, l'assessore alla scuola della Provincia, Andrea Paparo, si era spinto a parlare di «penalizzazione del nostro territorio». Un giudizio che conferma, alla vigilia dell'incontro di domani (Paparo istituzionalmente presiede la Conferenza): «In questa occasione - aggiunge - chiederò mandato affinchè in Conferenza regionale, a Bologna, ci si possa muovere a chiedere una revisione delle cifre, che per il momento restano da confermare da parte del direttore scolastico provinciale. Come amministrazione provinciale - prosegue Paparo - vogliamo fare squadra, per tentare di non farci penalizzare ulteriormente».
Ma le parole di Paparo suscitano la reazione della Flc Cgil regionale. Alza la voce, da Bologna, il segretario regionale Raffaella Morsia, la quale, nel ribadire che «è arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità», ha dichiarato che «sviare l'attenzione delle famiglie, degli studenti, su un'eventuale non equa distribuzione dei tagli, significa voler evitare un giudizio sulle vere cause. Io - continua Morsia - richiamo tutti gli amministratori locali ad un'assunzione di responsabilità. I tagli del ministro Gelmini sono insostenibili. Mi auguro davvero che le istituzioni locali facciano un passo avanti, tutte, per dire con voce forte e chiara che ulteriori tagli sono da ritirare, stessa cosa mi aspetto dalle altre organizzazioni sindacali. Quanto alla dichiarata non equità dei tagli, vorrei sottolineare che esistono anche responsabilità delle amministrazioni scolastiche periferiche, perchè vi sono stati incontri preliminari, e in questi incontri i direttori scolastici avevano la possibilità di farsi sentire. E comunque - conclude la Morsia - la partita non è ancora chiusa: sia il direttore scolastico regionale Versari che il presidente della Regione Errani si sono impegnati col ministro Gelmini per una richiesta di posti aggiuntivi a vantaggio delle scuole dell'Emilia Romagna e del sistema scolastico regionale».
Simona Segalini

 


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