SCUOLA/ CGIL E CISL A RUTELLI: RIFORMA MORATTI DA ABROGARE

SCUOLA/ CGIL E CISL A RUTELLI: RIFORMA MORATTI DA ABROGARE
04/08/2004 - 16:01
Panini (Cgil): "Niente sperimentazione, subito nuovi programmi"

Roma, 4 ago. (Apcom) - I sindacati della scuola criticano la presa di posizione del leader della Margherita, Francesco Rutelli, e ricordano che la riforma messa a punto dal ministro Letizia Moratti è da abrogare.

"Una legge così un governo di centrosinistra non la deve sperimentare, la deve semplicemente abrogare", dice Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil, il maggiore sindacato nazionale della scuola, dell'università e della ricerca, all'intervista rilasciata ieri ad un quotidiano nazionale dall'on Francesco Rutelli, nella quale si prospettava un futuro governo di centro sinistra interessato a "sperimentare la riforma Moratti" per poi stabilire i punti precisi su cui intervenire.

"Insieme a decine di migliaia di insegnanti, dirigenti scolastici e lavoratori ata (non docenti) della scuola, e insieme a decine di migliaia di famiglie - dice Panini - siamo convinti che ci sia ben poco da sperimentare, perché la realtà che abbiamo sotto i nostri occhi parla chiaro: l'attuazione della Legge Moratti sulla scuola concretizza l'obiettivo strategico di dare meno istruzione pubblica a tutti e di reintrodurre la selezione sociale a scuola separando i percorsi in base al reddito delle famiglie".

Secondo Panini il centro-sinistra, anziché attendere gli esiti della riforma Moratti, dovrebbe assumere sin da subito una posizione chiara sui temi della scuola, dell'università e della ricerca: "Occorre rendere note, con chiarezza e tempestività, le proprie autonome scelte programmatiche, discuterle, dichiarare gli impegni in ordine alle risorse economiche per realizzarle. Altrimenti, siamo dentro ad un approccio in base al quale le sensibilità fra movimenti, forze sociali e politica anziché trovare punti di convergenza programmatica già cominciano a segnare distinguo incomprensibili".

Sulla sessa linea di Panini è schierato Francesco Scrima, Segretario Generale della Cisl Scuola: "A proposito delle affermazioni dell'onorevole Rutelli, abbiamo da sempre sostenuto che le grandi riforme come quella della scuola devono trovare il più ampio consenso politico e sociale per realizzare quegli obiettivi di cambiamento indispensabili a sostenere innovazioni, che investono significativamente il presente e il futuro della nostra società. Riteniamo sia stato un grave errore blindare in Parlamento la legge di riforma del sistema scolastico e formativo , lo stesso errore commesso nella precedente legislatura con la riforma Berlinguer".

Scrima è convinto che "istruzione e formazione svolgono un ruolo strategico per lo sviluppo del Paese, ritiene che le contrapposizioni politico-elettorali tra gli schieramenti non rendano un buon servizio alla scuola, che merita un'attenzione ed un confronto serio fuori da ogni strumentalizzazione". Inevitabile la bocciatura di sperimentare la riforma che il Miur sta introducendo con l'attuale Governo: "E' una riforma - conclude Scrima - che non ha visto il coinvolgimento della scuola reale e dei suoi operatori, che riduce l'offerta formativa e opera tagli del personale per autofinanziarsi, che destruttura le migliori esperienze da tempo sperimentate ed attuate; introduce "selezione sociale" attraverso l'anticipo dell'iscrizione e la precoce "canalizzazione" al percorso secondario. Una riforma che infine non dà certezze sul destino professionale degli insegnanti".