Scuola, carta d’identità on line per scegliere meglio
tutto in un unico portale, che avrà la sua casa sul sito del ministero dell’Istruzione
di ALESSANDRA MIGLIOZZI
ROMA - Anche le scuole avranno una loro carta di identità. Da metà gennaio, durante il periodo delle iscrizioni, i genitori non dovranno più fare la spola forzata fra le segreterie o perdersi fra i siti delle istituzioni scolastiche per reperire informazioni sulle strutture che stanno vagliando per i loro figli.
Troveranno tutto in un unico portale, che avrà la sua casa sul sito del ministero dell’Istruzione. A metà gennaio arriverà «La scuola in chiaro», una mega banca dati con la carta di identità delle oltre 10mila scuole italiane.
L’idea era già nata quando l’inquilina di viale Trastevere era Mariastella Gelmini. Ma poi sul sito del Miur era finita solo la localizzazione via Google map degli istituti. Ora il neo ministro Francesco Profumo vuole più trasparenza sui dati. E nel nuovo corso è prevista anche la carta di identità delle scuole lanciata ieri durante un convegno al Cnr in cui si è parlato di valutazione del sistema e anche dei docenti.
Uno strumento «che non va demonizzato- ha sottolineato Profumo- ma che va usato dal sistema scuola per conoscersi e migliorarsi. È giusto che la scuola renda noti i risultati raggiunti». Al centro del processo ci saranno ancora una volta i test Invalsi «utili per far uscire l’istruzione dalla sua autoreferenzialità».
Intanto la nuova via della scuola parte anche dalle carte di identità degli istituti. In pratica cliccando sul nome della sede di loro interesse le famiglie potranno accedere a schede sintetiche che forniranno dettagli sui docenti (sarà specificato quanta parte del personale è di ruolo e quanta no, dato non secondario per chi tiene d’occhio il balletto delle cattedre), sul numero delle classi e degli studenti, sui laboratori. I genitori, con un clic, potranno anche sapere se la scuola è dotata di palestra, laboratori o lavagne interattive.
Fin qui i dati di cui il ministero già dispone e che saranno caricati automaticamente. Viale Trastevere chiederà poi alle istituzioni scolastiche di fare un passo in più, inserendo anche i dati sugli esiti degli esami, degli scrutini (quanti bocciati e quanti promossi), delle verifiche Invalsi e dei test Ocse.
«In vista delle prossime scadenze relative alle iscrizioni, il Miur- ha spiegato ieri Profumo- renderà disponibili i dati in possesso del sistema informativo e lascerà alle scuole l’inserimento dei dati relativi ai risultati delle valutazioni degli apprendimenti». La scuola, poi, dovrà imparare a parlare un’altra lingua, ha chiuso ieri il ministro: «Nelle nostre aule abbiamo una generazione digitale che parla un’altra lingua, che ha elaborato strategie cognitive, che apprende ormai, dicono le più recenti ricerche, solo il 20% delle conoscenze in aula».