Scuola, arrivano mille insegnanti e 110 milioni per il post-terremoto
Il sottosegretario Doria al convegno Cgil: buone notizie
ILARIA VENTURI
MILLE insegnanti in più nelle scuole dell’Emilia Romagna per il prossimo anno. E 110 milioni in arrivo per i 429 edifici scolastici danneggiati dal terremoto. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria ieri a Bologna ospite a un convegno della Cgil. I soldi arriveranno, ma le modalità sono da stabilire: o i 110 del Miur o i 120 milioni trovati dalla Commissione Cultura della Camera, che hanno avuto il
parere favorevole del governo. Sono 38 le scuole terremotate che non riapriranno a settembre: gli studenti riprenderanno le lezioni in prefabbricati «di alta qualità», assicura l’assessore regionale Patrizio Bianchi. Sono 77 gli istituti danneggiati gravemente, ma per l’altra metà la Regione conta di terminare i lavori in tempo. «Gli studenti resteranno nelle aree urbane, non faremo città nuove come
in Abruzzo», precisa l’assessore.
L’emergenza terremoto porterà nuove cattedre. «Ho una buona notizia — ha detto Marco Rossi Doria — abbiamo destinato agli organici dell’Emilia mille
posti in più, che per il ministero valgono 30 milioni». In altre parole, ha affermato il sottosegretario, «in una situazione delicata per i conti pubblici, abbiamo tenuto in forte considerazione» la regione colpita dal sisma. In Emilia Romagna
si registra anche il record dell’aumento di studenti: nel 2012-2013 saranno 8.500 in più a sedersi tra i banchi. Più volte i sindacati e la Regione l’hanno fatto presente. E ora che nuovi posti sono stati annunciati, dopo anni di tagli punitivi, il mondo della scuola fatica quasi a crederci. Cauto è il commento di Raffaella Morsia, segretaria regionale Flp-Cgil: «Sarà una grande soddisfazione se questo annuncio si tradurrà in una ordinanza che incardina questi posti nell’organico di tutta la regione». Come e in quali scuole saranno destinati i nuovi docenti (previsti nell’organico cosiddetto “di fatto”, ovvero assunzioni non di ruolo) lo deciderà l’ufficio scolastico. «La richiesta di incremento di personale l’avevo avanzata per il terremoto, mi fa molto piacere la dichiarazione del sottosegretario», commenta il direttore Stefano Versari. «Ancora manca una comunicazione amministrativa, vedremo solo dopo come muoverci, quali le possibilità». «Da tempo avevamo chiesto l’aumento degli organici, non erano sufficienti nemmeno i 392 docenti in più promessi dal ministro Profumo a fine aprile — commenta Bianchi — questo annuncio è un risultato di tutti».