Scuola, approvata la controriforma. Berlusconi: la sinistra come Goebbels
Unità Scuola, approvata la controriforma. Berlusconi: la sinistra come Goebbels di red Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo della riforma scolastica ideata dal ministro...
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Scuola, approvata la controriforma. Berlusconi: la sinistra come Goebbels
di red
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo della riforma scolastica ideata dal ministro Moratti per la scuola. Una decisione condita dalle dichiarazioni del presidente del consiglio: "La sinistra - ci spiega - usa gli strumenti di Goebbels contro gli ebrei: una bugia ripetuta diventa verità". Porto Rotondo è stato utile: il presidente del consiglio ha ritrovato la faccia di un tempo e i toni di sempre. Se un suo progetto viene criticato, la colpa è sempre loro, dei comunisti: "Ho sentito un coro dalla strada che diceva "giù le mani dal tempo pieno". È l'esempio di come la sinistra sia veramente capace di dire bugie e propagandarle come verità". Lo afferma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "È una campagna - aggiunge Berlusconi - che va avanti da alcuni mesi. La verità è che una campagna fondata su una totale assoluta bugia".
E i comunisti, come sanno tutti, controllano la stampa italiana: "Giornali e tv non hanno dedicato spazio alla prima vera riforma della scuola dai tempi di Gentile. Hanno invece dedicato ampi spazi ad una manifestazione basata sulla menzogna e sull'inganno. Questa è disinformatija". La verità sul tempo pieno per Berlusconi è un'altra: "Il governo ha introdotto solo elementi di flessibilità, dando la possibilità alle famiglie di aggiungere alle ore obbligatorie alcuni altri insegnamenti a seconda delle proprie esigenze".
Dura reazione dei sindacati confederali che denunciano: "Le ricadute del provvedimento sul funzionamento della scuola, sulle famiglie, sul personale e sull'organizzazione del lavoro saranno molto pesanti e negative". Di fronte a questa situazione, "Cgil scuola, Cisl scuola e Uil scuola proclamano da oggi, 23 gennaio, l'immediato stato di mobilitazione di tutto il personale". E avvertono: "Se nei prossimi giorni non verrà aperto un confronto finalizzato a determinare rapidamente risultati in mtermini di impegni e di certezza, i sindacati della scuola decideranno le ulteriori iniziative di lotta".
L'attacco di Berlusconi serve soprattutto a nascondere le tante difficoltà che la riforma sta incontrando. Il progetto è stato approvato dal consiglio dei ministri nonostante le tante critiche emerse nei giorni scorsi. Ultime quelle avanzate dalla commissione bilancio del Senato, che ha rilevato come alcuni capitoli di spesa fossero privi di copertura finanziaria. Una bocciatura a metà, però, visto che la maggioranza non se l'è sentita di fermare il provvedimento e si è limitata a sollecitare l'introduzione di modifiche.
Certo aveva suscitato un certo imbarazzo il fatto che fossero rimaste prive di fondi proprio due delle tre "I" che dovrebbero costituire le colonne della scuola berlusconiana messa a punto dalla Moratti: inglese e informatica. Fondamenti dell'educazione degli italiani del futuro assieme all'impresa, non si sa se intesa come destinazione obbligata o ideologia totalizzante.
"Se non dovessero essere apportate modifiche alla bozza nei punti indicati dalla commissione ha minacciato Enrico Morando dei Ds prima della riunione dei ministri- la situazione sarebbe molto grave e saremo costretti ad intervenire, con ulteriori provvedimenti, poiché si viola l'articolo 81 della Costituzione". Il quale dice molto chiaramente: "Ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte".