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Scuola al via tra incognite e speranze . Allarme per i troppi tagli Il governo corre ai ripari. Scuola, l'anno zero dopo la stagione dei tagli?

II premier ha promesso: «Vareremo una serie di norme per dare un segnale di attenzione e speranza». I provvedimenti nel cdm di martedì

30/08/2013
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l'Unità

LUCIANA CIMINO ROMA

Mancano pochi giorni all'inizio dell'anno scolastico e dopo due lustri di tagli si ricomincia a parlare di investimenti. Martedì prossimo il consiglio dei Ministri, come ha annunciato il presidente del Consiglio Letta, sarà dedicato al tema. «Vareremo una serie di norme per dare un segnale di attenzione e di speranza» al comparto della scuola «che è uno dei mondi che ha pagato più la crisi», ha detto il premier. Il primo intervento d'urgenza sull'edilizia scolastica, 450 milioni inseriti nel decreto del Fare, era stato salutato dal ministro all'Istruzione Maria Chiara Carrozza come «il primo segnale di una inversione di rotta». Ora si attende che l'esecutivo affronti anche le altre annose questioni della scuola pubblica. «Quest'anno gli istituti aprono i battenti con grandi incognite commenta Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil, pesano i tagli negli anni scorsi, la mancanza di risorse e di interesse per l'istruzione manifestata dai governi precedenti. Servono interventi prioritari». Questo intanto il quadro all'apertura dell'anno scolastico 2013/2014.

CARO LIBRI Secondo il Codacons ogni famiglia quest'anno potrebbe spendere in media 100 euro in più rispetto al 2011. In aumento non solo il corredo ma anche la spesa per i libri di testo, continuamente aggiornati dagli editori. Questo rende difficile tramandare i testi tra fratelli o optare per i mercatini dell'usato, nonostante il tetto di spesa indicato ogni anno dal Miur.

LIBRI DI TESTO DIGITALI Dal prossimo anno (2014/2015) i collegi docenti dovrebbero adottare libri nella versione digitale o mista, così come previsto dal decreto dell'ex ministro Profumo teso a ridurre i costi. Tuttavia la diffusione della connessione ad internet a macchia di leopardo nelle regioni italiane e l'obbligo dell'acquisto del tablet per la fruizione degli e-book potrebbe tradursi in un ulteriore aggravio sulle famiglie. Per questo la ministra Carrozza ha affermato di voler rallentare il percorso. «È un passaggio culturale importante dicono fonti del Miur che richiede un approfondimento».

SEZIONI PRIMAVERA Erano state previste dalla legge finanziaria del 2007 e servono ad accogliere bambini tra i 24 e i 36 mesi. Sono strutture educative che si collocano tra il nido e la scuola dell'infanzia, spesso in aggiunta a questi quando non ci sono posti. Mai partite, prenderanno il via quest'anno grazie al nuovo accordo in conferenza Stato-Regioni. Rimane urgente la questione dell'incremento delle scuola infanzia, già insufficienti nel numero. «È necessario un intervento molto forte e immediato perché incide sulla tenuta degli enti locali», notano dalla Flc Cgil. Tra le novità di questo anno anche il bonus maturità per l'iscrizione all'università e l'approvazione del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione (Invalsi)

SOSTEGNO L'attesa per le nuove norme del governo Letta riguarda anche la stabilizzazione di migliaia di docenti di sostegno specializzati. Nelle linee programmatiche il ministro Carrozza ha annunciato la volontà di stabilizzarne circa 27mila. Al momento un insegnante di sostegno su due è precario. Questo impedisce la continuità didattica, fondamentale per bambini e ragazzi con disabilità (cresciuti di 26.000 unità negli ultimi 5 anni). Non tutti gli insegnanti di sostegno sono specializzati. Molto spesso gli incarichi, per necessità, vengono affidati ad insegnanti curricolari. Intanto sono stati riavviati i corsi di specializzazione per insegnanti abilitati, finora sospesi.

 DOCENTI INIDONEI Sono insegnanti (3600 secondo i dati Miur) che a causa di malattie invalidanti non possono più stare in classe. Inizialmente impiegati nelle biblioteche, con la spendig review erano stati obbligati a spostarsi su mansioni amministrative e tecniche, causando una ulteriore diminuzione dei contratti per il personale Ata, già tagliati in 5 anni del 17,5%. I tecnici e gli amministrativi sono sopratutto donne, con più di dieci anni di esperienza. «Eliminarli sarebbe stato un doppio danno dicono i sindacati per la professionalità dei docenti inidonei e degli Ata e per la funzionalità dell'apparato scolastico». Secondo indiscrezioni nel pacchetto in discussione al Cdm ci dovrebbe essere anche una norma su questo. Intanto la Flc Cgil ha scritto una lettera al Premier, alla ministra Carrozza e ai presidenti delle Camere, Boldrini e Grasso, per chiedere che si proceda verso una risoluzione definitiva.

PRECARI Il 20 agosto la ministra Carrozza ha annunciato l'assunzione di 11.278 docenti (il 50% da graduatorie, il restante 50% dai concorsi) e aveva dichiarato «nella scuola c'è un organico di diritto inferiore alle esigenze di fatto. La strada è stabilizzare e fare un migliore dimensionamento dell'organico che davvero serve alla scuola». Queste assunzioni si inseriscono in un contesto gravemente compromesso. In 5 anni la scuola pubblica ha perso 81.614 docenti a fronte di una crescita degli alunni di 90 mila unità in più. Questi numeri avrebbero dovuto portare alla creazione di 4500 classi in più mentre ne sono state tagliate oltre 9 mila. Rimane irrisolto quindi il nodo delle cosiddette «classi pollaio» in cui non vengono rispettate né le esigenze degli alunni con disabilità né i parametri di sicurezza previsti per legge. «Quella che avrebbe voluto essere con grandi spot del governo Berlusconi una operazione di ottimizzazione della spesa in realtà è stata un gigantesco taglio che ha inciso sulla qualità del servizio pubblico», nota la Flc Cgil. Dal Miur contestano però che si parli di «emergenza organici». «Negli anni dicono da Viale Trastevere si sono stratificate situazioni di precariato dovute anche al susseguirsi di diverse normative per il reclutamento. Nel lungo termine occorrerà mettervi mano e decidere una procedura più stabile».

DISPERSIONE SCOLASTICA I sindacati chiedono più risorse sulla scuola dell'infanzia, «perchè c'è correlazione tra dispersione e frequenza dell'asilo», dice la Flc Cgl e per il biennio della scuola secondaria (dove in genere si lasciano gli studi), più l'innalzamento dell'obbligo a 18 anni. Il Miur ha annunciato che provvedimenti in tal senso saranno presenti nel pacchetto annunciato per la prossima settimana. «Speriamo che il cdm accolga le nostre proposte dice Pantaleo perchè la scuola rischia il collasso. Noi siamo pronti allo sciopero ma chiediamo al Pd di operarsi per evitare la deriva della scuola pubblica». . . . I sindacati: «Servono interventi prioritari dopo il disinteresse mostrato dai governi precedenti» Misure per il sostegno, bonus maturità e inidonei.


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