Scuola addio file e moduli, per iscriversi basta un clic
Venerdì i presidi riceveranno nella loro casella di posta la circolare con tutte le regole da diramare alle famiglie. Ci sarà tempo fino al 20 febbraio per scegliere l’istituto preferito. E chi lo vorrà potrà fare tutto dalla scrivania
ROMA - Addio file in segreteria. Cambiano le regole per iscriversi a scuola: da quest’anno sarà possibile fare tutto on line, da casa, con pochi clic. È la novità voluta dal ministro Francesco Profumo. Fin dall’inizio del suo mandato il nuovo inquilino di Viale Trastevere ha annunciato di voler puntare sulla digitalizzazione per svecchiare il sistema. Si parte dalle iscrizioni.
Venerdì i presidi riceveranno nella loro casella di posta la circolare con tutte le regole da diramare alle famiglie. Ci sarà tempo fino al 20 febbraio per scegliere l’istituto preferito. E chi lo vorrà potrà fare tutto dalla scrivania: dal 12 gennaio sul sito del ministero ci sarà un’apposita sezione per sbrigare le pratiche. Basterà completare un formulario on line, senza bisogno di scaricare moduli cartacei e senza la necessità di avere un indirizzo di posta certificata. Saranno richiesti ai genitori alcuni dati e con un clic le informazioni verranno inviate alle scuole.
Potranno accedere al servizio tutti quelli «che devono iscrivere i propri figli al primo anno della scuola primaria, al primo anno della scuola secondaria di primo grado o al primo anno della scuola secondaria di secondo grado», si legge in una nota che il ministro ha già fatto pervenire ai dirigenti in queste ore per preannunciare la novità. L’iniziativa farà parte del progetto «Scuola in chiaro» che Profumo ha in parte annunciato nelle scorse settimane. Insieme allo strumento per le iscrizioni sul sito del Miur, sempre a metà gennaio, finiranno anche le carte di identità degli istituti con tutti i loro dati elencati in trasparenza (dal numero dei docenti di ciascun plesso alla percentuale di personale precario) per aiutare la scelta delle famiglie.
Sulla novità delle iscrizioni on line i sindacati, che ieri hanno incontrato i tecnici del ministero, chiedono «ulteriori delucidazioni». Anche se destano maggiore preoccupazione le sorti dei ragazzi dei tecnici e dei professionali che dovranno iscriversi alle classi terze: l’offerta formativa delle varie specializzazioni che si possono intraprendere ancora non è stata completata da parte delle Regioni e solo nelle prossime settimane si conosceranno tutte le opzioni attivate, con il rischio di lasciare fino all’ultimo le famiglie al buio e di penalizzare i ragazzi che avranno meno tempo per riflettere. «Ci sono stati ritardi da parte del ministero- spiegano dalla Flc Cgil- nel processo di attuazione della riforma delle superiori. E ora si cerca di accelerare. Ma i tempi sono stretti: manca il parere della conferenza Stato-Regioni che ci sarà a metà gennaio». La circolare sulle iscrizioni confermerà la possibilità di anticipare l’iscrizione dei bambini alla scuola dell’infanzia (a due anni e mezzo) e alla primaria (a cinque e mezzo). Ma i sindacati chiedono controlli più severi su questo fronte: «Attualmente, come ha mostrato un recente monitoraggio- spiegano dalla Cisl Scuola- la qualità del servizio è stata compromessa dall’inserimento selvaggio di bambini al di sotto dei tre anni».
Confermati anche i modelli orari della scuola primaria voluto dalla Gelmini: da un minimo di 24 ore (le classi con il maestro unico) ad un massimo di 40 (quelle a tempo pieno). Nessuna deviazione, dunque, rispetto alle riforme in atto. Per capire se Profumo vorrà sostenere con più forza il tempo pieno rispetto al governo Berlusconi bisognerà attendere la formazione degli organici.