Lo scontro è sui tamponi gratuiti agli insegnanti non vaccinati pagati dalle scuole: qui la trattativa si era arenata. Perché pagarli anche ai docenti no-vax, scattano i dirigenti scolastici. E poi, chi li paga? I sindacati non vogliono che il costo si scarichi sui lavoratori. I presidi, con l'Anp seduta al tavolo, ritengono che quelle risorse affidate agli istituti per l'emergenza sanitaria - 350 milioni - possano essere usate in altro modo. Ma alla fine nel testo definitivo uscito nella notte la formulazione è rimasta. Ed è bagarre.
Il ministero - si legge - autorizza gli istituti, "mediante accordi con le aziende sanitarie o con strutture diagnostiche convenzionate", a usare le risorse straordinarie per la gestione dell'emergenza sanitaria "anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall'Autorità sanitaria; il Ministero, al fine di non aggravare l'impegno amministrativo delle istituzioni scolastiche, fornirà il necessario supporto amministrativo e contabile attraverso schemi di accordo e indicazioni operative individuando procedure semplificate".
Poi, dopo una mattinata di polemiche, arrivano le precisazioni del ministero: "Non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax. Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale. E "ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, di "effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le aziende sanitarie locali con strutture diagnostiche convenzionate".
"Apprezzo molto la puntualizzazione del ministro Bianchi sulla possibilità, per le scuole, di rimborsare solo i tamponi del personale in condizione di fragilità" la replica di Antonello Giannelli. "Auspico quindi che il testo del protocollo sia modificato in coerenza con quanto da lui espresso. In tal caso, come già detto, saremmo pronti alla sottoscrizione".
Il protocollo, Bianchi: "Nostro impegno è al rientro in presenza"
"Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali" il commento del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi al protocollo. "L'intesa raggiunta è un ulteriore tassello e testimonia l'impegno comune per garantire il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la scuola".
Bianchi ricorda che sono stati stanziati oltre 2 miliardi per il rientro a scuola. "Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno".
Tamponi, l'ira dei presidi
"L'Anp non ha firmato il Protocollo perché contraria alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi - la dichiarazione di primamattina del presidente Antonello Giannelli - Inoltre, il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone. L'Anp non intende favorire alcuna logica di 'sostituzionè della vaccinazione con il tampone. Deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario. Ci riserviamo di rivedere la nostra posizione se e quando il testo del protocollo sarà modificato nel senso da noi chiesto".
Il vicepresidente dell'Anp del Lazio Mario Rusconi chiarisce le condizioni: "La nostra associazione potrebbe firmare a condizione che nell'intesa si scriva chiaramente che i tamponi gratuiti sono riservati al personale fragile, cioè a coloro che per comprovati motivi sanitari non possono vaccinarsi".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Rosolino Cicero, presidente della Associazione nazionale collaboratori dei dirigenti scolastici che dichiara: "Si conferma ancora una volta la miopia dei politici e dei rappresentanti sindacali protempore, con tutto il rispetto per la storia del sindacato italiano. Possiamo lanciare una petizione provax a tutela delle nostre comunità scolastiche? È giusto sperperare milioni di euro per accondiscendere a posizioni novax ideologiche, pretestuose e opportuniste? Questo è il momento della chiarezza, della determinazione e del coraggio".
Ha approvato il protocollo invece il sindacato DirigentiScuola: "Altri sindacati hanno dichiarato che i presidi non firmano l'accordo sul Protocollo, ma non è vero" afferma in una nota Attilio Fratta, presidente di DirigentiScuola, epresente alla trattativa e che "con grande senso di responsabilità non ha voluto produrre alcuno strappo".