Sciopero breve per il sindacato
Larghe intese per la protesta
Pippo Frisone
Lo sciopero è di quattro ore, mezza giornata fino all’ora di mensa. Lo sciopero è generale ma articolato a livello territoriale. C’è anche il pubblico impiego e c’è anche la scuola che come al solito è costretta a ripiegare da quattro ore a un’ora. O alla prima ora, in caso di turno unico o antimeridiano , o all’ultima ora nel turno pomeridiano o nei corsi serali. Accanto alla scuola statale , scioperano quella privata, la formazione professionale, le accademie e i conservatori, le università. A scioperare non sono solo i docenti d’ogni ordine e grado ma anche il personale ausiliario,tecnico e amministrativo e i dirigenti scolastici. A proclamare lo sciopero unitario, dopo anni di divisioni, sono stati i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL. La protesta è contro la legge di stabilità all’esame del Parlamento. I sindacati della scuola Cgil, Cisl,Uil Snals e Gilda hanno indetto per il 30 novembre una grande manifestazione nazionale a Roma. Nel frattempo ci saranno assemblee nei luoghi di lavoro e iniziative di mobilitazione. A Milano, lo sciopero si farà il 15 novembre, data decisa dai sindacati confederali dell’area metropolitana. Fin qui gli eventi e la tempistica sullo sciopero di novembre. Le modalità sono sempre le stesse , con l’unica variante che negli ultimi anni si scioperava divisi . L’ultimo grande sciopero unitario della scuola fu contro la finanziaria di Tremonti del 2008. L’adesione a quello sciopero superò il 60%. Un fatto irripetibile, unico e raro. Quello fu il canto del cigno del sindacalismo confederale unitario della scuola che purtroppo non servì a fermare i 135mila tagli agli organici né le controriforme della Gelmini. Poi seguirono anni di divisioni, incomprensioni e di accordi separati con cisl e uil da una parte e cgil dall’altra. Dopo la traversata nel deserto, venne il tempo del riavvicinamento e dell’unità d’azione. La caduta dell’ ultimo governo Berlusconi e l’avvento al governo dei tecnici con Monti favorirono l’avvio di questo processo pur se con qualche distinguo e mal di pancia. Poi arrivò il governo Letta della larghe intese, cui il sindacato contrappose le larghe attese. Di fronte ai rinvii del governo, al blocco dei contratti e alla scarsa attenzione al mondo del lavoro, il sindacato con le 4 ore di sciopero manda a dire alla strana maggioranza che la legge di stabilità va modificata. E’ una non sfiducia al governo Letta. Una volta bastava la minaccia di uno sciopero generale per far cadere i governi. Oggi con lo sciopero generale il sindacato può ottenere al massimo l’approvazione di qualche emendamento, un tavolo di concertazione, qualche aggiustamento, non certo un cambio d’impostazione della manovra di bilancio. Ahimè anche questo, oltre ad essere un segno di debolezza del sindacato nei confronti della politica, è indice del declino economico e culturale del nostro Paese . Per invertire questa tendenza, CGIL-CISL e UIL han capito che , soprattutto in tempo di crisi, lottare uniti è meglio. E che “in très is meglio che uàn”.Almeno per ora, all’ombra delle larghe intese. - See more at: https://www.scuolaoggimagazine.org/argomenti/archivio-sindacati/sciopero-breve-per-il-sindacato#sthash.PbsppeBU.dpuf