Roma, la preside del Tasso contro il sottosegretario Faraone: "Difende le occupazioni e ci mortifica". Sit in al ministero
Maria Letizia Terrinoni, dirigente dello storico liceo, contesta l'esponente del governo che aveva definito le proteste "esperienze di grande partecipazione democratica". Professori e genitori domani davanti al Miur. Ma iI liceali che occupano l'istituto replicano: "Non siamo una sparuta minoranza e stare qui serve a sviluppare la nostra coscienza politica"
Sara Grattoggi
In un Paese che soffre un deficit di legalità, in un periodo come questo, la presa di posizione del sottosegretario Faraone è stata francamente troppo".
Non è andato giù a Maria Letizia Terrinoni, dirigente dello storico liceo classico Tasso di Roma (occupato da ieri sera da una parte degli studenti) l'intervento sul quotidiano La Stampa del sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone. L'esponente dell'esecutivo aveva spezzato una lancia a favore delle occupazioni scolastiche, qualificate come "esperienze di grande partecipazione democratica", "in alcuni casi più formative di ore passate in classe".
La parole di Faraone piombano proprio nel periodo più "caldo" dell'anno, con decine di istituti occupati a Romacome in molte altre città d'Italia e mentre arriva dagli studenti l'allarme per una revanche neofascista che ieri ha colpito proprio il Tasso, con l'aggressione a un rappresentante degli studenti. L'indignazione della Terrinoni è condivisa da gran parte del corpo docente e dei genitori del liceo romano: per questo motivo domattina alle 10 una rappresentanza di docenti e genitori manifesterà davanti alla sede del MIUR a viale Trastevere contro le "gravissime dichiarazioni" del sottosegretario.
Dottoressa Terrinoni, come è nata l'idea del sit-in?
"Spontaneamente, questa mattina, dalle riflessioni fatte insieme a docenti e genitori di fronte alla scuola, occupata ieri sera da una sparuta minoranza di alunni. Mentre noi abbiamo fatto tutto il possibile per spiegare ai ragazzi che l'occupazione è un atto illegale e che ci sono altri modi per manifestare le proprie idee democraticamente, chi ci rappresenta nelle istituzioni ha deciso di prenderne pubblicamente le difese, mortificando i nostri sforzi".
Una brutta sorpresa.
"Ci sembra assurdo che mentre siamo impegnati in una faticosa battaglia per la legalità qualcuno del governo ci remi contro. Per noi è stato un duro colpo".
Cosa vi ha dato più fastidio?
"Che il sottosegretario sia arrivato a dire che è anche così, partecipando alle occupazioni, che si seleziona la classe dirigente e che si matura la passione civile e la voglia di fare politica. Leggendo l'articolo pareva quasi che descrivesse le occupazioni come la via per diventare leader. Considerazioni che troviamo francamente diseducative e che ci mettono a disagio nel nostro ruolo quotidiano di educatori".
Di tutt'altro avviso gli studenti che in queste ore occupano l'istituto: "Condividiamo pienamente le parole del sottosegretario Faraone e, riguardo alle parole di Maria Letizia Terrinoni, ci teniamo a specificare che non siamo una
"sparuta minoranza di alunni " ma un ampio gruppo di studenti ben organizzati che lottano per un obiettivo comune", fanno sapere con una loro nota. "È un po' di tempo che il liceo Tasso discute le possibili forme di protesta da adottare e, insieme, siamo giunti alla conclusione di occupare l'istituto, ritenendo questa, appunto, 'un'esperienza di grande partecipazione democratica' e di grande sviluppo per la coscienza politica di ognuno di noi