Risoluzione delle commissioni parlamentari
BILANCI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE INSUFFICIENTE FINANZIAMENTO PER SUPPLENZE E ALTRE SPESE OBBLIGATORIE
Le Commissioni V^ e VII^
considerato che:
- Da molte realtà provinciali pervengono notizie gravi e preoccupanti sulla situazione finanziaria degli istituti scolastici e numerosi appelli affinché Governo e Parlamento si attivino per risolvere questo problema che rischia di portare alla paralisi l’attività didattica, in primo luogo per la ventilata possibilità che i dirigenti non possano procedere ulteriormente alla nomina dei supplenti e al pagamento di quelli in servizio
- Si stanno già determinando ritardi di mesi nel pagamento dei supplenti che hanno prestato o stanno prestando servizio, e si sono registrati interventi delle organizzazioni sindacali perché si provveda al più presto, pena l’apertura di contenziosi
- Da una puntuale verifica effettuata in sede ministeriale si è rilevato che negli anni 2002 - 2006 tagli e sottofinanziamenti hanno ridotto i trasferimenti correnti alle scuole in misura rilevante e precisamente:
-46,6%, pari a 494,4 milioni per supplenze brevi
-72,6%, pari a 106,4 milioni per esami di Stato
-53%, pari a 159,8 milioni per funzionamento amministrativo e didattico
- Conseguentemente si sono accumulati sui bilanci delle scuole residui attivi relativi ad entrate non pervenute dal Ministero Pubblica Istruzione per far fronte a spese obbligatorie non comprimibili (in particolare supplenze, esami di Stato, pagamento TARSU, corsi surrogatori negli istituti professionali); entrate di cui non è possibile l'integrale e formale accertamento
- L’azione che sta svolgendo il Ministero di recupero di fondi giacenti sulle contabilità speciali non può risolvere una situazione così compromessa, mentre l’emanazione di primi mandati di pagamento alle scuole per l’erogazione di acconti delle spettanze previste dal decreto 21 del 1/3/2007, può dare un vantaggio a breve in termini di liquidità, ma mantiene inalterato il problema in termini di competenza, in quanto non consente l’accertamento del maggior fabbisogno pregresso
- Appare necessario pertanto affrontare, in tempi brevi, la problematica nel suo complesso al fine di evitare:
? contenziosi tra gli istituti scolastici e i supplenti in servizio (non potendosi configurare l’ipotesi di personale assunto regolarmente che non viene retribuito)
? interruzioni dell’attività didattica per mancate nomine di supplenti
? mancato o parziale pagamento dei docenti che hanno fatto parte delle commissioni per gli esami di Stato
? situazioni debitorie delle scuole nei confronti dei Comuni per mancato pagamento Tarsu e nei confronti di chi ha svolto le attività surrogatorie professionalizzanti
- La situazione sta determinando grave disagio tra tutti gli operatori della scuola, mentre le notizie che appaiono sulla stampa rischiano di determinare perdita di autorevolezza e di prestigio delle scuole di fronte alle famiglie
Ritenuto inoltre che:
- Sia opportuno, con futuri provvedimenti normativi, rivedere le modalità di assegnazione alle scuole delle risorse destinate al pagamento delle supplenze, in particolare quelle relative a lunghi periodi la cui quantificazione non può essere preventivata a livello di singolo istituto ma solo in un ambito territoriale più vasto (provinciale o regionale)
- Sia altresì auspicabile introdurre nel nuovo regolamento per il reclutamento del personale supplente modifiche rispetto alle norme vigenti in grado di eliminare le ricadute negative che si sono evidenziate sia sulla qualità del servizio che sui costi a carico dell’amministrazione scolastica
Impegnano il Governo a:
1)Assumere provvedimenti per finanziare i debiti pregressi già evidenziati dal monitoraggio effettuato, al 31 dicembre 2006 dal Ministero della Pubblica Istruzione
2) definire un piano di erogazione programmata delle risorse necessarie relative agli esercizi precedenti, in modo da consentire agli Istituti l’accertamento formale dei relativi residui attivi, la regolarizzazione dei bilanci, l’accesso ad anticipazioni di cassa da parte degli istituti di credito.
Roma, 27.3.2007
La risoluzione è stata firmata da:
Rosalba Benzoni, Ghizzoni, Sasso, Fontana, Froner, Codurelli, Crisci, Samperi, Sanga, Tolotti, Misiani, Marchi, Musi, Schirru, Volpini, Vannucci, De Biasi, Lulli, Motta, De Simone, Guadagno detta Luxuria, Ricci.