FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3822223
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Riformista: La lezione di Mussi

Riformista: La lezione di Mussi

Ricerca, sviluppo, valorizzazione delle risorse, competitività. Le sentiamo ripetere sempre e in ogni dove queste e altre «parole d'ordine»,

21/09/2006
Decrease text size Increase text size
Il Riformista

Ricerca, sviluppo, valorizzazione delle risorse, competitività. Le sentiamo ripetere sempre e in ogni dove queste e altre «parole d'ordine», queste stelle polari che vanno seguite perché il nostro paese torni finalmente «a crescere». Per cui ben venga - tanto per dirne una - la ritrovata vicinanza con la Cina, brillante risultato del tour della mega-delegazione italiana nel Dragone (tour che - ahinoi, ahiloro, ahitutti - rimarrà alla storia per ben altre e note vicende).
Ma ora che la Cina è nuovamente vicina, possiamo fermarci un attimo e riflettere sulle tante storture del nostro sistema paese. Magari cominciando da quelle che, a forza dell'abitudine, alle volte derubrichiamo alla stregua di quisquilie.
Una di queste l'ha messa in rilievo ieri l'altro il ministro dell'Università Fabio Mussi. «Non è sensato - ha detto - che un parlamentare come me guadagni come cinque dirigenti di istituti di ricerca. I nostri ricercatori sono al terzo posto per pubblicazioni scientifiche. Quindi sono tra i più produttivi, ma vivono in condizioni di precarietà lavorativa». Non è tutto. Mussi ha rincarato la dose. «È intollerabile che un giovane che si consuma le scarpe in qualche ufficio politico o in un consiglio comunale guadagni subito di più di un giovane ricercatore che ha studiato per anni. È fondamentale aprire le porte ai giovani, garantendo loro retribuzioni adeguate. Anche per questo è auspicabile che avvenga appena possibile il ricambio generazionale nelle nostre università». Abbiamo riprodotto ampia parte del verbo mussiano perché su ogni singola parola andrebbe aperta - nelle istituzioni e nell'opinione pubblica - un'attenta e approfondita riflessione. Una riflessione resa più urgente dal fatto che il discorso di Mussi sa di «già visto» e «già sentito» ma comunque di «irrisolto».
L'educazione e la ricerca sono i settori strategici decisivi su cui bisogna convogliare - e con molta attenzione - le giuste risorse. Ben vengano quindi i premi all'eccellenza degli allievi (promossi dal ministro Beppe Fioroni), l'interesse della Confindustria e della classe politica. Purché non rimangano, come sempre accaduto, lettera morta. Modesto e non richiesto consiglio: oltre che alle (basse) retribuzioni dello scienziato, teniamo sotto controllo le (corpose) buste paga di chi, per citare Mussi, fa «il parlamentare» e dei «giovani che si consumano le scarpe» in uffici politici e consigli comunali. Alla fine, si ritorna sempre lì. All'irrisolta questione degli altissimi costi della politica, sollevata anche dal capo dello Stato, su cui vorremmo che un governo di centrosinistra desse qualcosa di più di un semplice segnale.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL