#riformabuonascuola Ddl scuola: il ritardo è ormai incolmabile
I tempi si stanno allungando di giorno in giorno. Ormai anche le assunzioni si fanno sempre meno certe. Potrebbero restarne 40mila, sufficienti solo per coprire il turn-over
Con il passare dei giorni appare sempre più chiaro che il termine del 31 maggio fissato dal Governo per l'approvazione del ddl sulla scuola non potrà essere rispettato.
I conti sono presto fatti.
Stando alle ultime notizie domani 2 aprile dovrebbe iniziare le audizioni in Commissione Cultura, audizioni che proseguiranno per tutta la settimana successiva.
L'esame preliminare vero e proprio potrà quindi iniziare - nella migliore delle ipotesi - il 14 aprile: per questa fase durerà almeno 3-4 giorni
Poi ci saranno i tempi per presentare gli emendamenti e quindi ci sarà il dibattito nel merito che potrebbe concludersi - se la Commissione riuscisse a lavorare senza risparmiarsi - a fine mese.
Nella prima settimana di maggio si potrebbe così arrivare al dibattito in aula e al voto finale.
A questo punto il Senato avrebbe una ventina di giorni di tempo per concludere il percorso: troppo pochi davvero, a meno di prevedere che il dibattito si riduca a poche battute (oltretutto non bisogna dimenticare che a fine maggio i lavori delle Camere procederanno molto a rilento anche a causa delle elezioni che si terranno in diverse regioni italiane).
Stando così le cose si comprende il motivo per cui in queste ore una parte della maggioranza di Governo sta già pensando ad una sorta di "spacchettamento" del disegno di legge: le norme sulle assunzioni potrebbe essere scorporate per essere affidate ad un decreto legge che però dovrebbe comunque essere convertito in legge entro 60 giorni.
L'altra ipotesi che si sta facendo strada è quella di affidare le assunzioni ad un semplice decreto interministeriale: in tal caso, però, ci si dovrà accontentare della copertura del turn over o poco più.
In ogni caso è ormai molto probabile che l'organico funzionale e altre norme del ddl vengano rimandate al 2016/2017.