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Ricerca: Appello di 700 ricercatori a Fabio Mussi

Per blocco assunzioni, espletamento concorsi, competitività

28/09/2006
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Roma, 27 set. (Apcom) - Fine della fase della instabilità ed espletamento dei concorsi; sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato; definizione dei criteri di valutazione per una maggiore competitività a livello internazionale.

Sono queste le principali richieste contenute nell'appello inviato a Fabio Mussi, Ministro dell'Università e della Ricerca, nonché al presidente dell'Ente, Fabio Pistella e a tutti i Componenti del Consiglio di Amministrazione del CNR, che è stato promosso dai direttori di dipartimento e firmato da 700 ricercatori del CNR più 30 direttori di istituto, con il quale si chiede, considerati i buoni risultati ottenuti dall'Istituto dopo la riforma del 2003, di dare piena operatività alla riforma in corso, per scongiurare qualunque azzeramento e/o commissariamento, che porterebbe, davvero, all'irreversibile declino dell'Ente.

Nell'appello i ricercatori sottolineano che ad una indiscussa validità quantitativa e qualitativa dei risultati scientifici ottenuti pro ricercatori (l'Italia è ai primi posti a livello internazionale) non corrisponde un adeguato impatto con i molti problemi reali del paese che non può più attendere all'infinito il supporto del sistema di ricerca nazionale. Considerando, poi, che, le recenti riforme dell'Ente , pur tra le tante difficoltà incontrate, sono andate nella direzione attesa, si auspica che una nuova fase organizzativa dovrebbe: 1) rendere operativo l'attuale impianto di riforma; 2) riportare condizioni di serenità nei rapporti fra i ricercatori e tra il personale dell'Ente ed il quadro di governo; 3) accelerare l'avviamento di tutte le sinergie previste con altre strutture pubbliche e private, nazionali e internazionali per evitare il rischio di isolamento scientifico.

I ricercatori del Cnr, si legge nel comunicato, hanno bisogno di poche cose, ma da fare subito per evitare alla Ricerca Italiana un'ulteriore perdita di competitività nella fase delicata di avvia del VII Programma Quadro dell'UE.

Tra le richieste più urgenti: non solo "archiviare" definitivamente questa fase di instabilità e di dare il via ai concorsi al fine di rendere operativi a regime gli Istituti per i prossimi 5 anni. Ma anche sbloccare i vincoli alle assunzioni a tempo indeterminato mediante uno sforzo finanziario aggiuntivo da parte del Governo e con la logica, già da tempo in uso presso l'Università, dell'utilizzo del concetto di "budget" e attivare un meccanismo di consultazione che coinvolga il Consiglio Scientifico Generale con la partecipazione di rappresentanti dei ricercatori e del personale, per formulare in tempi brevi, entro 90 giorni, una proposta di modifica migliorativa dell'attuale quadro regolamentare. Questa richiesta per risolvere i problemi derivanti da un carattere troppo "verticistico e poco rappresentativo della comunità scientifica degli attuali regolamenti del CNR. Si richiede, insomma per un sistema scientifico che funzioni stabilità chiarezza di regole e l'elasticità necessaria per introdurre eventuali cambiamenti.

Queste poche richieste, si legge ancora nel comunicato-appello, potrebbero far compiere rapidamente un salto di qualità al CNR con effetti strutturali di medio periodo con un miglioramento della competitività del sistema Italia.


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