Retescuole: Premiata Farmacia Fioroni
Docenti del Collegio dell'Istituto Paradisi - Allegretti di Vignola dell'11 Gennaio 2008
di andrea armaroli
I Docenti del Collegio dell'Istituto Paradisi - Allegretti di Vignola dell'11
Gennaio 2008
Dopo aver analizzato il Decreto n. 80 del 3/10/2007 e l'Ordinanza
Ministeriale n. 92 del 5/11/2007
Pur apprezzando l'abolizione dei debiti formativi e delle loro lunghe e
farraginose procedure
Ritengono che
la scuola non possa essere ridotta ad una fabbrica di verifiche, in
produzione dal 1° Settembre al 31 Agosto, per un intero anno solare;
gli insegnanti non possano trasformarsi in passivi burocrati, esecutori di
urgenti priorità ministeriali;
da troppi anni le attività essenziali della scuola, quelle vere, quotidiane,
che non sono visibili e non fanno audience, siano ignorate, non sostenute e
non valorizzate, non solo da parte della società e dell'opinione pubblica,
ma anche da chi per primo dovrebbe curarsene, il Ministero e tutti le
istituzioni decentrate, dagli Uffici Regionali ai CSA provinciali;
il Ministero attribuisca peso eccessivo alla valutazione, al prodotto
finale, ai risultati, all' immagine, che troppo spesso l'amplificazione dei
mass media riduce a banalità e luogo comune, come ad esempio è avvenuto per
gli esiti rilevati da Invalsi, PISA, OCSE;
per questo sono diventati troppo importanti tutti gli atti conclusivi e
formali, le conseguenze del percorso scolastico, come si evince dall'enfasi
assunta dalla catena verifiche - voti - insufficienze - scrutini - debiti -
promozioni - bocciature - esami di stato - corsi di recupero, cui si
aggiungono ora, di fatto, gli esami di riparazione, che aggraveranno la
proliferazione di documenti e inutile burocrazia;
non a caso la prima preoccupazione, la priorità visibile del Ministro
Fioroni è stata l'ennesima modifica degli Esami di Stato;
dall'Ordinanza, specie dove parla di tempestivo recupero, emerge un'
evidente distorsione del concetto di recupero, inteso soprattutto come
pronto soccorso, prestato da insegnanti forniti di farmaci miracolosi da
somministrare urgentemente, pronta cassa, 50 euro l'ora, sotto forma di
ulteriori lezioni, compiti, esercizi pomeridiani, verifiche e ancora voti;
docenti ambulanza e tuttofare, veri e propri fenomeni da circo, perché nel
frattempo, tanto per non stare con le mani in mano, dovrebbero anche
ingegnarsi per intrattenere, valorizzare e incrementare le eccellenze;
la soluzione ministeriale al problema delle insufficienze sembra
condizionata dall'ansia dell'emergenza e troppo distante dalla cultura della
prevenzione e della programmazione, che richiedono tempi adeguati e distesi;
tale approccio risulta privo di senso, soprattutto se si pensa che sono le
stesse istituzioni statali a produrre alcune delle condizioni, ormai
strutturali, che causano disagio, difficoltà, quindi carenze e
insufficienze: le recenti finanziarie, i conseguenti tagli di personale, la
mancanza di un organico funzionale anche in presenza di ragazzi stranieri,
le classi con trenta alunni, l'avvicendarsi continuo di supplenti e precari,
la discontinuità didattica, provocata anche dalla priorità contabile di
portare, all'inizio di ogni nuovo anno scolastico, tutte le cattedre a 18
ore effettive di insegnamento;
è quindi paradossale che lo Stato, in nome delle cosiddette
razionalizzazioni, continui a trattare la scuola come Cenerentola,
risparmiando su investimenti e personale, e poi spenda comunque denaro
pubblico per tamponare le sue stesse falle.
il recupero autentico non può essere straordinario, estemporaneo o
stagionale, ma deve fondarsi prioritariamente sul dialogo educativo e la
relazione quotidiana tra docenti e studenti, sulla ricerca delle diverse
cause delle difficoltà e delle insufficienze, sulla prevenzione più che
sulla terapia, su tutta l'attività didattica annuale, in itinere, precedente
le verifiche e i voti;
i docenti non vogliono più essere condizionati da continue novità eclatanti
da dare in pasto all'opinione pubblica, che si tratti di presunte riforme o
provvedimenti tampone; intendono invece valorizzare le priorità, le
finalità, gli obiettivi e le attività già inserite nelle programmazioni
annuali e nei POF, già decise, già avviate, indipendentemente e prima delle
frettolose normative ministeriali;
pertanto l'unico recupero urgente riguarda il senso della funzione docente,
della professionalità e della qualità dell'insegnamento quotidiano;
a partire dagli stessi docenti, occorre restituire valore all'aggiornamento
costante dei contenuti e della didattica, alla lettura, allo studio, alla
ricerca, per poter preparare attività interessanti e belle lezioni,
comunicare efficacemente con gli studenti, motivarli, invogliarli a venire a
scuola, incuriosirli, dimostrare loro che lo studio può essere piacevole;
è ora di riaffermare e di gridare chiaro e forte che la qualità didattica
quotidiana esige dai docenti massima dedizione e tempi adeguati, a casa e in
classe, assolutamente non subordinabili alla produzione di scartoffie e alla
semplicistica rincorsa dietro voti insufficienti, e che la più importante e
immediata riforma della scuola dovrà consistere in una drastica riduzione
degli allievi per classe;
è soprattutto la qualità didattica quotidiana che può offrire agli studenti
tutte le opportunità di apprendere, capire, conoscere, vivere bene a scuola,
tanto sbandierato quanto di fatto trascurato, e quindi prevenire disagi,
difficoltà e insufficienze, ferma restando ovviamente la possibilità di
ricorrere ad attività straordinarie, a posteriori, di recupero pomeridiano o
estivo, ma che dovrebbero essere considerate solo come integrazioni.
I Docenti criticano
la scarsa considerazione mostrata dal Ministero nei confronti del lavoro e
dei tempi delle scuole, avendo emanato un'Ordinanza, in vigore dal 2007/08,
in data 5/11/07, ad anno abbondantemente iniziato e con i POF già
completati, con la pretesa che alcune disposizioni venissero eseguite
urgentemente, entro un mese, durante uno dei periodi di più intensa
attività;
le pesanti interferenze ministeriali, che rischiano di condizionare in modo
rilevante l'autonomia degli istituti e dei collegi docenti, sia per quanto
riguarda la scelta delle priorità didattiche, e quindi anche l'utilizzo del
Fondo d'Istituto, che la scansione dei tempi relativi alle attività di
recupero e verifica;
l'ambiguità e le contraddizioni dell'articolo 8 dell' Ordinanza
Ministeriale, che indica come scadenza ultima, salvo casi eccezionali
debitamente documentati, il 31 Agosto 2008: poiché in quel mese sono
possibili solo attività volontarie, come si evince dal Contratto di lavoro
appena firmato e, dato che le attività di verifica e valutazione finale
competono al Consiglio di Classe dei docenti titolari, tale disposizione è
palesemente inapplicabile;
la parte conclusiva della comunicazione del 28/11/2007, firmata dallo stesso
Ministro Fioroni, con la quale i Dirigenti Scolastici vengono avvertiti che
la tempestività, la flessibilità e l'adeguatezza degli interventi di
sostegno e recupero costituiscono elemento primario di valutazione ai fini
della retribuzione dell'indennità di risultato e del conferimento o revoca
degli incarichi dei Dirigenti Scolastici.
I Docenti a tal proposito esprimono solidarietà a tutti i Dirigenti
Scolastici
perché il tono formale della comunicazione non riesce a nascondere le
intimidazioni, decisamente offensive della dignità professionale di chi
guida, non una semplice catena di montaggio, ma una comunità scolastica
complessa, nella quale vivono e lavorano le persone; queste parole non sono
un'inedita presa di posizione sindacale, ma un modo per difendere tutta la
scuola da una pericolosa concezione produttivistica.
I Docenti inoltre propongono ai colleghi di tutti i Collegi
e ai rappresentanti dei Consigli di Istituto
al fine di conciliare diverse esigenze
di adottare decisioni che tengano conto dei seguenti obiettivi e criteri
generali
Per gli Studenti
Offrire agli alunni diverse opportunità di fare recupero, nella loro scuola,
prioritariamente con i docenti titolari, gli unici che possono conoscere i
motivi delle difficoltà, che decidono in merito a tutte le verifiche e agli
scrutini e che quindi possono gestire efficacemente l'intero percorso
annuale;
Offrire agli studenti più opportunità e tempi distesi di recupero durante l'anno
scolastico;
Lasciare loro tutti i mesi estivi a disposizione per organizzarsi, studiare
o frequentare i corsi
Per le Famiglie
Tali opportunità possono evitare che le famiglie si rivolgano a lezioni
private
Consentire a famiglie ed alunni di programmare ferie e vacanze senza essere
condizionati da rientri anticipati
Per i Docenti
Dare ai docenti titolari che non intendono svolgere attività aggiuntive le
possibilità e i tempi adeguati per fare ai loro studenti recupero
curricolare / in itinere, l'unico che comporta obbligo di frequenza
Dare la possibilità a docenti titolari disposti a svolgere attività
aggiuntive, o ai quali non basta il recupero in itinere curricolare al
mattino, o che non riescono a conciliarlo con le lezioni sui nuovi
contenuti, di fare recupero ai loro alunni anche al pomeriggio o nei mesi
estivi
Per l'Autonomia dell'Istituto
Salvaguardare e ribadire l'autonomia delle scelte e delle priorità
didattiche dell'istituto e del Collegio Docenti in particolare
Evitare che il Fondo di Istituto si esaurisca rapidamente e che il suo
utilizzo sia condizionato dalle attività di facciata: verifiche, voti,
scrutinii, esami, corsi di recupero, sportelli non possono portarsi via gran
parte dei finanziamenti, soprattutto nel caso in cui altre essenziali
attività non fossero adeguatamente coperte dallo scarso e ripetutamente
tagliato fondo ordinario.
I Docenti infine propongono che,
indipendentemente dalle scelte adottate dai singoli Collegi,
le Comunicazioni inviate a studenti e famiglie
siano integrate da alcuni messaggi chiari e inequivocabili
Una volta che la scuola, al fine di garantire il diritto allo studio ha
offerto tutta la disponibilità e le opportunità possibili, dal primo all'ultimo
giorno di scuola e per un intero anno solare, le verifiche, gli scrutini e i
relativi criteri di valutazione saranno severi e rigorosi, all'altezza degli
obiettivi di una scuola superiore.
Pertanto il diritto allo studio non va confuso con il diritto alla
sufficienza, alla promozione o al titolo di studio.
Non esiste, come si legge tra le righe dell'ordinanza, una sorta di diritto
all'ammissione all'Esame di Stato
Responsabilizzare gli studenti: studiare e rimediare alle insufficienze,
spetta innanzitutto a loro, come dovere inderogabile.
Non si dovrà ripetere con le nuove disposizioni ciò che palesemente è
avvenuto negli ultimi anni con i debiti formativi: di fatto li hanno pagati
i docenti e l'istituto, in termini di tempo, sovraccarico burocratico e
utilizzo prevalente dei fondi.
Coinvolgere le famiglie nelle finalità educative, chiarendo che la scuola
garantisce opportunità formative e di prevenzione dell'insuccesso scolastico
tutto l'anno, e che gli studenti di conseguenza sono tenuti ad impegnarsi
sempre, fin dal mattino del primo giorno, e non solo nel recupero inteso
come mera rincorsa pomeridiana o estiva per modificare un voto.
Approvato a larghissima maggioranza
dal Collegio Docenti dell'Istituto Paradisi - Allegretti di Vignola in data
11 Gennaio 2008