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Retescuole: Il riordino delle superiori coinvolgerà solo le prime, ma la riduzione di orario colpirà tutte le classi

Mario Piemontese

05/02/2010
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Retescuole

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il riordino di Licei, Tecnici e Professionali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il riordino di Licei, Tecnici e Professionali, ma i testi dei Regolamenti e i quadri orario non sono ancora disponibili.

Il prossimo anno scolastico il riordino delle superiori coinvolgerà solo le prime, ma la riduzione di orario colpirà tutte le classi.

I provvedimenti hanno confermato quanto già scritto negli Schemi di regolamento: il prossimo anno, pur mantenendo i piani di studio previgenti, le classi terze e quarte dei Tecnici passeranno a 32 ore settimanali, mentre le seconde, terze, quarte e quinte dei professionali a 34.

Le seconde di Tecnici e Licei non saranno coinvolte dal riordino, così come sembrava inizialmente. Per raggiungere ugualmente l'obiettivo di risparmio previsto da Tremonti, le seconde dei Tecnici passeranno anche loro a 32 ore settimanali, mentre non si sa per il momento se le seconde e le altre classi dei Licei subiranno riduzioni di orario.

L'impianto complessivo non è cambiato, quindi il giudizio continua ad esser estremamente negativo. Le idee di fondo sono sempre le stesse: tagli al personale e ai finanziamenti, avvio della privatizzazione della scuola statale, canalizzazione precoce, azzeramento di fatto dell'obbligo di istruzione, rafforzamento della gerarchia già esistente tra Licei, Tecnici e Professionali, federalismo scolastico.

Non bisogna poi dimenticare che genitori e studenti dovranno decidere entro il 26 marzo in quale scuola superiore presentare l'iscrizione, pur non sapendo fino a questo momento assolutamente nulla a proposito dell'offerta formativa dei singoli istituti e dell'organizzazione della rete scolastica.

Se il percorso politico del riordino delle superiori può ritenersi concluso, di sicuro non si sono conclusi quello legislativo e quello attuativo.

I Regolamenti approvati dal Consiglio dei Ministri devono prima passare dalla Corte dei conti, poi essere firmati dal Presidente della Repubblica e infine devono essere pubblicati sulla Gazzetta ufficiale, solo in quel momento saranno legge. La cosa non è marginale visto che i regolamenti per il riordino del primo ciclo e per la formazione delle classi sono stati approvati nel marzo 2009 e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale nel luglio 2009, dopo essere stati applicati pur non essendo ancora legge. Questo è accaduto nell'indifferenza più totale e bisognerebbe evitare che qualcosa di analogo si ripeta.

I Regolamenti prevedono la definizione di una serie di Decreti "attuativi" di natura regolamentare che dovranno seguire un percorso legislativo non ancora noto, ma di sicuro non così semplice come quello di un Decreto ministeriale o interministeriale. In ogni caso la loro approvazione non potrà che essere successiva alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dei Regolamenti stessi. Sembra ovvio, ma non lo è affatto visto che lo scorso anno sono stati approvati provvedimenti in riferimento a regolamenti che non avevano ancora concluso il loro percorso legislativo.

Non è escluso quindi che il riordino, per ragioni di tempo, si riduca per il prossimo anno esclusivamente ad una riduzione generalizzata dell'orario settimanale.

In ogni caso non possiamo restare in attesa degli eventi, ma dobbiamo impedire che il riordino venga attuato.

Milano, 4 febbraio 2010


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