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Resto del CArlino-Statali, l'aumento sotto l'albero o con la Befana

CONTRATTO Via libera dal cdm Statali, l'aumento sotto l'albero o con la Befana di Olivia Posani ROMA Contratto sbloccato per insegnanti, ministeriali e vigili del fuoco. Il consiglio dei...

19/11/2005
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Il Resto del Carlino

CONTRATTO Via libera dal cdm
Statali, l'aumento sotto l'albero o con la Befana
di Olivia Posani
ROMA Contratto sbloccato per insegnanti, ministeriali e vigili del fuoco. Il consiglio dei ministri ha finalmente dato il via libera agli accordi sottoscritti circa due mesi fa da sindacati e Aran per un milione 355mila statali. Per loro gli aumenti dovrebbero arrivare con la busta paga di dicembre o al massimo, come ha spiegato il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini (Udc), nella prima settimana di gennaio. Questo perchè la pratica deve ora andare alla Corte dei conti che ha 15 giorni di tempo per esprimersi. Insomma, la calza della Befana potrebbe arrivare con gli stipendi di gennaio e contenere l'aumento mensile (100 euro medi lordi che salgono a 127 per la scuola) più 26 mensilità arretrate, visto si parla del rinnovo contrattuale per il biennio 2004-2005.
Restano invece al palo i rinnovi per un milione 587 mila lavoratori del pubblico impiego che ancora non hanno avviato le trattative con l'Aran e che dunque dovranno aspettare il prossimo anno per ottenere gli aumenti concordati dopo un lungo braccio di ferro tra i sindacati e il governo lo scorso 27 maggio. Si tratta dei dipendenti di sanità (570 mila), enti locali (590 mila), enti pubblici (62 mila), agenzie fiscali (60 mila), presidenza del consiglio (5 mila), università (58 mila), ricerca (18 mila), più tutti i dirigenti pubblici (circa 164 mila). Un'ulteriore attesa per loro e un aggravio per i conti pubblici del prossimo anno.
In sostanza una quota significativa dei 6 miliardi e mezzo stanziati dalla Finanziaria 2005 per rinnovare i contratti dei circa 3 milioni di dipendenti pubblici si scaricherà sul prossimo esercizio. C'è chi calcola un aggravio di 3 miliardi, chi parla di 2 e chi minimizza sostenendo che si tratta solo di contabilizzare un anno dopo risorse già esistenti. Nessun problema per i conti pubblici 2006 deriverà invece dall'eventuale slittamento a gennaio dei rinnnovi sbloccati ieri, per il milione e 100 mila dipendenti della scuola, i 35 mila delle aziende autonome e 220 mila ministeriali. In base alle regole Ue la data che conta al fine dei calcoli non è infatti quella dell'erogazione, ma quella della firma definitiva del contratto. Dunque la spesa per questi arretrati è a carico del bilancio 2005.
Soddisfatta per il via libera al contratto della scuola è il ministro Letizia Moratti che ricorda come gli aumenti rappresentino "il maggior incremento stipendiale ottenuto nel pubblico impiego". Anche Baccini può tirare un sospiro di sollievo, anche se a guastare un po' la festa ci sono i contratti ancora non rinnovati per i quali assicura però che farà di tutto perchè si concludano entro l'anno. Meno soddisfatti i sindacati. Dice Rino Tarelli, segretario dei lavoratori pubblici della Cisl: "O si chiudono subito all'Aran le altre trattative o si andrà a finire nel prossimo biennio, che è già gravato dal rinnovo 2006-2008". A lamentare ritardi è anche Antonio Foccillo (Uil): "La situazione nel pubblico impiego è ormai insostenibile. Bisogna porre fine a questo scandalo". Per un milione e mezzo di lavoratori, fa notare Carlo Podda della Funzione pubblica della Cgil, "si va alle calende greche: non mi sembra ci sia molto da gioire". Conclusione: lo sciopero di 4 ore del 25 è confermato. La scuola però si fermerà solo per un'ora.


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