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Resto del Carlino-Statali divisi in due turni Per ora si salvano solo gli aumenti della scuola

CONTRATTIRinviati gli altri per tenere a bada il deficit Statali divisi in due turni Per ora si salvano solo gli aumenti della scuola di Olivia Posani ROMA Il giorno dopo l'allarme stata...

18/10/2005
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Il Resto del Carlino

CONTRATTIRinviati gli altri per tenere a bada il deficit
Statali divisi in due turni Per ora si salvano solo gli aumenti della scuola
di Olivia Posani
ROMA Il giorno dopo l'allarme statali, il governo assicura che non ci sarà alcun rinvio per il rinnovo contrattuale, garantito agli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici dall'accordo firmato lo scorso maggio. Eppure qualche intoppo c'è, anche se appare essenzialmente di natura contabile: la nuova emergenza sui conti pubblici 2005 potrebbe imporre lo slittamento al prossimo anno di parte dei 6 miliardi e mezzo assegnati dalla scorsa Finanziaria per il biennio 2004-2005. Naturalmente questo potrebbe comportare un aggravio sul 2006, ma intanto si dimostrerebbe a Bruxelles che la manovra bis varata la scorsa settimana è sufficiente a tenere il deficit di quest'anno a quota 4,3% come promesso. A fare un po' di calcoli è il viceministro per l'Economia Giuseppe Vegas che quantifica in circa 3 miliardi il trascinamento sul 2006 delle risorse previste.
Vegas nega però che lo slittamento possa appesantire il prossimo deficit: "Complessivamente non c'è variazione perchè si tratta di risorse esistenti. Il problema non è dunque dove reperirle, ma dove contabilizzarle". Inoltre lo slittamento, dice il viceministro di FI, "non riguarda tutte le categorie, ma solo quelle per le quali non saranno stati ultimati tutti i passaggi". E cioè: firma del rinnovo, via libera del consiglio dei ministri, registrazione della Corte dei conti, nuovo sì da parte dell'Aran (la Confindustria degli enti pubblici). Si salverebbero di sicuro i dipendenti della scuola, per i quali è stata ultimata la trafila. E forse riuscirebbero ad avere gli aumenti in busta paga entro dicembre anche ministeriali e vigili del fuoco. Per enti locali, Regioni, agenzie fiscali, aziende sanitarie, la situazione è decisamente più complicata visto che le direttive sono ancora in fase di definizione.
L'ipotesi del rinvio, assicura il ministro di An Gianni Alemanno "non ha nessun fondamento: rispetteremo gli impegni presi e non ci sarà alcuna alterazione degli accordi raggiunti". Insomma, le indiscrezioni circolate sono "solo un fuoco d'artificio". Rassicurante anche il viceministro Mario Baldassari che però riconosce che "lo slittamento da un esercizio all'altro, cioè dal 31 dicembre al primo gennaio è una questione contabile che non mi entusiasma". Al momento, sottolinea il sottosegretario alla Funzione pubblica, Learco Saporito, "non ci sono difficoltà per il cammino negoziale concordato con il sindacato". Il sindacato resta però in stato d'allerta: "Le voci sullo slitamento dei contratti dice Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil sono preeoccupanti perchè determinano il rischio concreto di minare la credibilità istituzionale. Siamo pronti ad alzare il livello della protesta".
Contratti a parte, a pesare sui conti del 2005 ci sono anche le entrate fiscali che nei primi sei mesi dell'anno hanno segnato per la prima volta una riduzione: gli incassi sono scesi dell'1,5%, circa 2.460 milioni. Colpa del venir meno dei condoni, anche se, al netto delle sanatorie, le entrate di competenza segnano un incremento modestissimo: + 0,2%. Oltre ai problemi legati a quest'anno, la Casa delle libertà deve cominciare a preoccuparsi dei contenuti "politici" della manovra economica del prossimo anno. Oggi si terrà il primo vertice di maggioranza per definire il maxi-emendamento alla Finanziaria 2006. Assente Tremonti, che si sottoporrà a un piccolo intervento al ginocchio. Sul tavolo soprattutto le misure per la famiglia per la quale è stato istituito un fondo da 1,1 miliardi. L'ipotesi su cui si sta orientando il governo è quella di destinare circa 700-800 milioni alle famiglie numerose (ma l'Udc vorrebbe maggiori deduzioni fiscali) e alleggerire i tagli al fondo per lo spettacolo. E oggi, il gopvernatore di bankitalia, Antonio Fazio, parlerà della Finanziaria in un'audizione in Senato. sarà l'occasione per rompere un lungo silenzio.
Di conti pubblici ha parlato ieri anche Luigi Biggeri durante un'audizione al Senato sulla Finanziaria. Il presidente dell'Istat ha spiegato che la riduzione di un punto del cuneo contributivo comporterà per le aziende un risparmio pari a 142 euro l'anno per ogni addetto, in media 586 euro. I benefici del provvedimento saranno soprattutto per le imprese medie, esportatrici e che fanno investimenti.


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