Resto del Carlino-Sindacati:Siamo in lutto:faremo sciopero
Siamo in lutto:faremo sciopero" ROMA '#8212; La riforma Moratti scatena una valanga di proteste da parte di sindacati, opposizione, studenti. La Cgil-Scuola risponde subito annunciando per il 12...
Siamo in lutto:faremo sciopero"
ROMA '#8212; La riforma Moratti scatena una valanga di proteste da parte di sindacati, opposizione, studenti. La Cgil-Scuola risponde subito annunciando per il 12 aprile una giornata di sciopero. I Cobas parlano di "giorno di lutto per la scuola pubblica italiana" e l'Ulivo fa sapere che farà ricorso alla Corte Costituzionale su diversi aspetti della legge. E sottolineano, i senatori dell'Ulivo: "Le risorse non ci sono oggi e non ci saranno neppure domani, questa è una riforma vuota".
Soddisfatta, invece, Confindustria: "Con la riforma Moratti la formazione professionale entra in serie A '#8212; ha detto Silvio Fortuna, delegato del presidente Antonio D'Amato per l'educazione '#8212; Non è più la cenetrentola del sistema educativo"
"Controtendenza"
L'Ulivo dà tre 'meno' alla riforma Moratti: "Meno risorse, meno insegnanti, meno diritti". E Albertina Solilani, della Margherita, relatrice di minoranza, precisa: "Impugneremo passaggi di questa legge di riforma per incostituzionalità". I punti che l'Ulivo ritiene incostituzionali riguardano la "mancanza di copertura finanziaria, l'abbassamento dell'obbligo scolastico e la negazione dell'uguaglianza delle opportunità per tutti". Ribadisce Clemente Mastella, segretario politico dell'Udeur: "Dietro la controriforma della scuola, c'è l'ideologia della selezione di classe e non il valore democratico delle pari opportunità, fortemente sostenuto dai padri fondatori della nostra Repubblica e in particolare dalla Democrazia Cristiana". Anche secondo Tommaso Sodano, senatore di Rifondazione comunista, "la separazione tra istruzione e formazione professionale ripristina una divisione classista della società". "Consideriamo questa legge sbagliata, ingiusta e iniqua '#8212; afferma Gavino Angius, capogruppo dei Ds al Senato '#8212; E' un treno che fa tornare indietro la scuola di trent'anni ". I giovani Ds parlano di "colpo mortale" alla scuola pubblica italiana, e Legambiente dichiara: "Il ministro Tremonti ha iniziato l'opera, ora la legge delega la completa. Lo smantellamento della scuola è dunque quasi completato".
"Tutti in piazza"
Analoghi i commenti che arrivano dai sindacati della scuola. "Il vero problema rimane il vincolo della copertura finanziaria", sostiene il segretario nazionale dello Snals, Fedele Ricciato. "Oggi registriamo una sconfitta per i difensori della scuola pubblica, scuola di tutti e per tutti, e una vittoria per i sostenitori della scuola-azienda e dell'istruzione-merce", afferma Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas-Scuola. E conferma lo sciopero nazionale del 24 marzo, "che è anche contro la precarizzazione globale del personale scolastico e per richiedere finalmente un contratto che dia alla scuola pubblica e al suo personale, massicci finanziamenti, stipendi europei e lavoro stabile per tutti". Poi, il 12 aprile, di nuovo tutti in piazza a manifestare."Il 12 aprile una straordinaria manifestazione nazionale, che si concluderà a piazza San Giovanni, copromossa da un vasto schieramento '#8212; annuncia Enrico Panini, segretario Cgil-Scuola '#8212; rappresenterà la prima, grande risposta contro una legge illegittima sul versante costituzionale e devastante per gli effetti che produrrà sui livelli di istruzione del Paese, con l'introduzione della rigida separazione tra scuola e accesso al lavoro".