Resto del CArlino-Rovigo-I sindacati sono sul piede di guerra
I sindacati sono sul piede di guerra Sindacati della scuola sul piede di guerra in Veneto e nella nostra provincia. CGIL, CISL e UIL proclamano lo stato di agitazione. In particolare, in Veneto, ...
I sindacati sono sul piede di guerra
Sindacati della scuola sul piede di guerra in Veneto e nella nostra provincia. CGIL, CISL e UIL proclamano lo stato di agitazione. In particolare, in Veneto, i confederali (ma anche molte altre sigle sindacali) se la prendono con lo scarso numero di immissioni in ruolo: in Veneto 1272 assunti tra docenti e ATA a fronte di 15 mila supplenze, ovvero appena l'8% dei posti disponibili. CGIL-CISL e UIL chiedono anche "l'istituzione di tutte le sezioni di scuola dell'infanzia richieste in Veneto, la difesa del tempo prolungato e del tempo pieno per garantire migliori condizioni di apprendimento". Ovviamente la lotta intrapresa in Veneto si lega alle questioni nazionali: rinnovo del contratto del personale, la trattativa per il tutor nella scuola elementare, le tante perplessità sulla devolution e l'attribuzione alle regioni di competenze esclusive in materia di organizzazione scolastica, gestione degli istituti e formazione. Nei prossimi giorni sarà reso un noto il calendario di mobilitazione e protesta su questi e altri temi. Ieri intanto è stata "Un autentico successo", così commentato dall'Unicobas-l'Altrascuola l'astensione dal lavoro degli aderenti al sindacato. "L'adesione allo sciopero è stata alta", ha osservato Stefano D'Errico, segretario nazionale del sindacato sottolineando che "i primi dati in nostro possesso ci danno al 10% di adesioni con 100 mila scioperanti nelle scuole a livello nazionale, con punte del 20% a Roma, con 10 mila scioperati". La scuola militante - afferma ancora - realizza l'abbraccio studenti-insegnanti nella lotta contro la Moratti.