Resto del CArlino-Rovigo-Bufera infinita nella scuola Difficoltà nelle procedure di assunzione e ritardi per i contratti
ISTRUZIONEMentre si attende la pubblicazione delle graduatorie di istituto Bufera infinita nella scuola Difficoltà nelle procedure di assunzione e ritardi per i contratti Scuola nella...
ISTRUZIONEMentre si attende la pubblicazione delle graduatorie di istituto
Bufera infinita nella scuola Difficoltà nelle procedure di assunzione e ritardi per i contratti
Scuola nella bufera. Mentre si attende, a giorni, la pubblicazione delle nuove Graduatorie di Istituto che potrebbero portare a piccoli sconvolgimenti nell'assegnazione delle "supplenze brevi", tutte le sigle sindacali scendono sul piede di guerra. A rinfocolare il calderone della protesta, oltre al mancato rinnovo del contratto-scuola e i dubbi sull'applicazione della Riforma, sono le difficoltà riscontrate nelle procedure di assunzione e i ritardi accumulati in quasi in tutto il Veneto nella sigla dei contratti individuali del personale entrato in servizio fin dal 1 settembre. Ergo, per questi docenti, primo stipendio (dopo aver visto l'ultimo nel giugno scorso!), se va bene, verso Natale! E il Polesine è terra di frontiera della lotta. Scottata per i pochi ingressi in ruolo, alla ricerca del definitivo assetto didattico in attesa delle Graduatorie di Istituto, la nostra provincia vivrà certamente nelle prossime settimane intense assemblee del personale della scuola. CGIL, CISL e UIL, tra le altre cose, chiedono anche a livello veneto "Il ritiro delle norme che prevedono l'istituzione del tutor nella scuola primaria e secondaria di primo grado, perché mina la professionalità docente e la collegialità e l'approvazione del piano triennale per l'immissione in ruolo del personale precario come stabilito dalla legge 143/2004". In Veneto, sostengono i sindacati, sono stati assunti in agosto solo 1272 tra docenti e ATA, a fronte di ben 15.000 contratti a tempo determinato; le immissioni in ruolo avrebbero coperto dunque meno dell'8% dei posti scoperti! Per queste e altre ragioni nelle scuole vengono proclamate diverse settimane di mobilitazione e di lotta, che vedrà coinvolte le istituzioni scolastiche della nostra provincia martedì 26 ottobre, per culminare in una giornata di sciopero nazionale della scuola lunedì 15 novembre. Anche lo SNALS apre la mobilitazione e i Cobas rivolgono un appello a tutti i sindacati, "Perché si programmi assieme lo sciopero generale della scuola, al fine di portare in piazza migliaia di lavoratori e cittadini e battere in questo modo la riforma Moratti". Nelle assemblee dei lavoratori-scuola polesani dei prossimi giorni, tra gli altri temi in discussione vi è il "Rifiuto della regionalizzazione del sistema d'istruzione previsto con la devolution recentemente approvata dalla Camera dei Deputati e la netta contrarietà a qualsiasi intervento legislativo finalizzato alla definizione dello stato giuridico del personale della scuola".
Osvaldo Pasello