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Resto del CArlino-Rettori in cattedra: "La Riforma non si tocca"

UNIVERSITA'Il presidente della Conferenza, Piero Tosi, critica il governo sui temi dei finanziamenti alla ricerca e alla didattica Rettori in cattedra: "La Riforma non si tocca" ROMA Bott...

23/09/2004
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Il Resto del Carlino

UNIVERSITA'Il presidente della Conferenza, Piero Tosi, critica il governo sui temi dei finanziamenti alla ricerca e alla didattica
Rettori in cattedra: "La Riforma non si tocca"
ROMA Botta e risposta sull'università tra il presidente della Conferenza dei rettori (Crui) Piero Tosi(nella foto) e il ministro Letizia Moratti. La "botta" è arrivata da Tosi che, nella relazione annuale sullo stato degli atenei, ha sconsigliato apertamente il governo a rivedere la Riforma che ha portato al cosiddetto 3+2. Immediata la risposta del ministro: l'esecutivo andrà avanti per la sua strada e il ddl sullo stato giuridico della docenza non sarà ritirato. Prove tecniche di "dialogo" in vista dell'incontro, fissato per il 30 settembre, tra gli interlocutori che ieri si sono sfidati a distanza. Ad aprire le danze Piero Tosi: "La Riforma della Riforma è inopportuna e intempestiva". E se si canta vittoria per l'aumento degli iscritti negli atenei (quest'anno 1.801.764 con oltre 33mila immatricolazioni in più tra il 2001 e il 2004), per il presidente della Crui, "Il cambiamento non può essere imposto dall'alto ma va condiviso". Resta, tuttavia, la disponibilità "A cambiare pelle" ma lungo canali precisi indicati dai rettori: programmazione degli obiettivi per ciascun ateneo, revisione del sistema di finanziamento ancorando le risorse ai risultati, piano pluriennale di investimenti per la ricerca e completa detassazione della spesa sostenuto a questo scopo dalle aziende, introduzione a tutti i livelli di una cultura della valutazione affidata a un'Authority terza. Sullo stato giuridico dei docenti, Tosi ha parlato del principale dei problemi: la mancanza di finanziamento della legge. E poi: sui ricercatori l'adozione del contratto a tempo determinato potrebbe essere accettabile solo se la retribuzione fosse vicina a quella dei "colleghi" europei e vi fosse la possibilità, in seguito, di concorrere per l'inserimento nei ruoli. Altre note dolenti riguardo al capitolo sulla ricerca: nel 2003 l'Italia si è piazzata all'ultimo posto tra i 25 paesi Ue per gli investimenti. Una lunga serie di obiezioni che è stata accolta con applausi dai rettori riuniti nell'Auditorium. E la risposta del ministro Moratti non si è fatta attendere: "Il disegno di legge delega sullo stato giuridico dei docenti non sarà ritirato". "La Conferenza dei rettori ha aggiunto il ministro ha correttamente posto al centro il tema del finanziamento dei ricercatori. Il disegno di legge delega, dunque, dovrà essere sviluppato nel tempo, coerentemente con i finanziamenti di cui disporremo". A proposito della ricerca, poi, la Moratti ha detto che "E' al centro dell'attenzione del governo". Il ministro ha cercato di evitare le polemiche: "Condivido l'accento posto dalla Crui sull'importanza delle autonomie universitarie, sulla natura dell'università intesa come servizio pubblico, sull'inscindibilità della ricerca dalla didattica e sull'università come luogo di dialogo interculturale".
s. m.


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