Resto del Carlino/Reggio E: ALLE scuole verranno riconosciute le stesse agevolazioni fiscali previste per le Fondazioni

di MARIAGIUSEPPINA BO
A LLE scuole verranno riconosciute le stesse agevolazioni fiscali previste per le Fondazioni. Chi farà donazioni alle istituzioni scolastiche per l'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa, potrà dedurre gli oneri fiscali già dalla dichiarazione dei redditi del 2008. La nuova proposta del ministero dell'Istruzione potrebbe essere una rivoluzione copernicana nel sistema. Le scuole si stanno già organizzando per ottenere donazioni. Quasi certo che i più favoriti siano gli istituti professionali e tecnici. Ma non è detto.
I dirigenti scolastici sono favorevoli a questa possibilità, pur nutrendo qualche naturale perplessità in attesa di ulteriori chiarimenti. Il liceo Moro sta già anticipando questa nuova riforma, imboccando la strada per costituirsi come fondazione. «L’anno scorso - spiega il dirigente del liceo Carlo Bonacini - avevamo affrontato la questioni in cosiglio d'istituto per costituirci come Cntro studi, ora continueremo per diventare Fondazione. E' chiaro che nel nuovo panorama che si configurerà la scuola dovrà essere autorevole, tanto fa far sì che aumenti la sua autonomia senza intaccare la sua didattica».
«Trovo questa proposta molto positiva - spiega Gino Morlini, dirigente del polo scolastico di Montecchio - la nostra scuola è molto radicata nel territorio; è stata voluta da enti locali e mondo economico del comprensorio di Montecchio. Questo provvedimento ci permetterebbe, tramite donazioni, di acquistare materiale per i laboratori per essere competitivi e di fare didattica d'avaguardia. Ma il rischio è che entrando meno gettito fiscale nelle casse dello Stato ci possa essere una riduzione dei fondi statali erogati alle scuole».
«Questo provvedimento è buono - dice la dirigente dell’istituto Zanelli, Patrizia Pellacani - ci stiamo già muovendo in tale senso: è importante per il nostro curricolo, per comprare materiali didattici innovativi. Spero non ci siano cali di finanziamenti statali». Sulla stessa linea anche il dirigente del Bus «Pascal», Marco Incerti Zambelli: «Ritengo che tutto ciò che fa delle scuole un soggetto attivo, e rende ancor più forte l'autonomia scolastica, sia positivo. La scuola così diventa sempre più soggetto attivo, propositivo e centrale. Vorrei capire meglio come verrà attuato il provvedimento, che non deve cozzare con la libertà della scuola pubblica, che rimane un servizio essenziale».
Favorevole anche Paolo Baroni dell’istituto «Motti»: «Tutti gli istituti tecnici e professionali che sono legati al territorio e che danno risposte alla richiesta del mondo economico trarranno benefici da questo provvedimento, ma chi non è in queste condizioni? Si parla di compensazioni per le scuole più deboli».
E i licei come rispondono? Vincenzo D'Albo, dall'Ariosto- Spallanzani, è tranquillo: «Non ci sono problemi se si considera la scuola nel contesto del territorio. Ma i proventi derivanti dai privati non debbono intaccare la didattica o la libertà della scuola. In questi anni le risorse statali sono state ridotte, però, lo Stato deve continuare a erogare fondi alla scuola che è il fulcro del futuro del Paese e non può essere lasciata alla benevolenza o alla generosità di altri». Parere positivo anche del dirigente scolastico dell'istituto magistrale «Matilde Di Canossa», Giuliano Fornaciari.