Resto del Carlino-Organi collegiali, riforma a rischio
Organi collegiali, riforma a rischio ROMA '#8212; Riforma degli organi collegiali appena partorita e già a rischio. Ieri la commissione cultura della Camera ha licenziato il testo del provvedim...
Organi collegiali, riforma a rischio
ROMA '#8212; Riforma degli organi collegiali appena partorita e già a rischio. Ieri la commissione cultura della Camera ha licenziato il testo del provvedimento che ha provocato malumori anche all'interno della maggioranza.
Punto dolente, la non equilibrata presenza dei docenti all'interno del consiglio di scuola rispetto a quella dei genitori. Lo scontento di An rispetto alla distribuzione delle rappresentanze potrebbe portare anche a un'astensione al momento del voto in aula previsto per i primi di marzo. E se questo accadesse la legge rischierebbe di arenarsi.
Il progetto prevede un dirigente scolastico, il consiglio della scuola, il consiglio dei docenti, gli organi di valutazione collegiale degli alunni e il nucleo di valutazione. A parte il ruolo del dirigente, quello del consiglio della scuola consiste in compiti di indirizzo e programmazione compresa l'adozione del Pof, piano offerta formativa.
Dura in carica tre anni ed è costituito da undici membri: il dirigente scolastico; cinque genitori e tre docenti nella scuola materna, elementare e media. Tre genitori, tre docenti e due studenti nelle superiori. Fanno parte dell'organismo, con diritto di voto, il direttore dei servizi amministrativi e un rappresentante dell'ente tenuto per legge alla fornitura dei locali della scuola.
Il garante dell'utenza è il primo degli eletti tra i genitori, e presiede il nucleo di valutazione. Il collegio dei docenti ha compiti di indirizzo, programmazione e coordinamento. Gli organi di valutazione collegiale degli alunni si devono pronunciare sui singoli studenti.
Infine i nuclei di valutazione devono tener conto delle finalità fissate dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione. Ne fanno parte il garante dell'utenza, un docente e un soggetto esterno nominato dal consiglio della scuola.
Giuseppe Valditara, di An, fa notare che "non c'è equilibrio tra genitori e docenti". Il rapporto è di cinque a tre a favore dei genitori. "Senza una maggiore responsabilizzazione dei docenti, ogni riforma rischia di arenarsi", ha commentato.
s. m.