Resto del Carlino-Modena-Io, maestra senza 'schemi'
cVorrei replicare, se me lo consentite, alla lettera del genitore che ha scritto una protesta così corposa verso le insegnanti della scuola dell'infanzia (la lettera, pubblicata il 27 marzo, prendeva...
cVorrei replicare, se me lo consentite, alla lettera del genitore che ha scritto una protesta così corposa verso le insegnanti della scuola dell'infanzia (la lettera, pubblicata il 27 marzo, prendeva spunto dallo sciopero negli asili, collegato anche all'inizio della guerra, ndr). Io insegno da quasi trent'anni in una scuola dell'infanzia comunale, non ho mai condiviso idee politiche di sinistra, sono cattolica e praticante. Mi chiedo se nel 1975, quando si fece la selezione del gruppo di 'maestrine' che all'epoca entravano in ruolo, la commissione, nel mio caso, non abbia commesso una grossolana ed evidente distrazione... In questo caso dovrei confessare anni di duro confronto, di emarginazione, dovrei dire di non essere mai riuscita a inserirmi nei progetti educativi dei nostri aggiornamenti, fatti di molto fumo e niente arrosto, e soprattutto di aver portato sulle spalle il peso gravoso dell'imposizione ideologica. Non è andata così. In questi anni il mio è stato un lavoro gratificante, un lavoro non solo individuale ma d'équipe perché nella scuola tutto è trasversale e i bambini sono considerati nella molteplicità delle loro esigenze e delle loro fantastiche capacità. Vorrei tanto che il genitore così deluso dalla nostra scuola potesse elencare quelle escursioni, quei giochi, quelle letture volte ad alimentare una cultura esclusivamente di sinistra. Io faccio molta fatica ad individuare percorsi didattici di questo tipo. Credo che una delle nostre priorità sia proprio una particolare attenzione alle pluralità di pensiero, di costume, di religione. Ciò che ho detto non vuole assolutamente mettere la scuola dell'infanzia comunale su di un piedistallo. Anche noi ci troviamo ad affrontare problemi, discussioni, difficili percorsi senza però mai dimenticare la disponibilità al dialogo, al confronto e, quando si reputa necessario, all'autocritica.
Vanna Venturi
Modena