Resto del CArlino-MAcerata-Precari senza "liquidazione"

SCUOLAAllarme della Cgil Scuola: all'Inpdap migliaia di pratiche arretrate. Ma la colpa non è dell'ente: mancano risorse e personale
Precari senza "liquidazione"
MACERATA Sono migliaia le pratiche inerenti al Tfr la vecchia "liquidazione" ferme all'Inpdap (Istituto di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica) di Macerata. Gran parte di queste riguardano i precari della scuola, ogni anno assunti a settembre/ottobre e licenziati alla fine di giugno. "Come se non bastassero i disagi a cui sono già sottoposti denuncia Giampaolo Cingolani della Cgil i precari della scuola devono attendere anni per vedersi corrispondere il Tfr, il trattamento di fine rapporto".Tutta colpa dell'Inpdap? "Non esattamente chiarisce Cingolani Le scuole in cui il docente ha lavorato dovrebbero trasmettere la necessaria documentazione all'Inpdadp entro quindici giorni dal licenziamento, cosa che non avviene quasi mai; anzi, talvolta accade dopo uno o due anni; in secondo luogo lo stesso ente di previdenza riceve in ritardo la dotazione finanziaria che gli è stata assegnata; si aggiunga che all'Inpdadp manca il personale deputato a questo scopo". Il fatto è che vi è anche la possibilità che le somme dovute (entro 5 anni dalla comunicazione e dall'avvio della pratica) cadano in prescrizione. "I precari rischiano di essere cornuti e mazziati: gli si deve il Tfr, come da contratto e norme di legge; non gli viene pagato per anni con il rischio che lo perdano, e non certo per colpa loro", continua Cingolani. Ma c'è anche l'altro risvolto della medaglia. "Anche quando le spettanze dovute sono pagate in tempo conclude il sindacalista è evidente che devono essere corrisposti i previsti interessi, con oneri pesanti per le casse pubbliche".