Resto del Carlino-La "rivoluzione" parte dai più piccoli
La "rivoluzione" parte dai più piccoli ROMA '#8212; Una sperimentazione "ridotta" rispetto al più globale disegno di Riforma della Moratti per la scuola, ma pur sempre innovativa. Soprattutto pe...
La "rivoluzione" parte dai più piccoli
ROMA '#8212; Una sperimentazione "ridotta" rispetto al più globale disegno di Riforma della Moratti per la scuola, ma pur sempre innovativa. Soprattutto per i più piccoli che potranno, con l'avvio del progetto che rispetta l'autonomia delle scuole (gli istituti che si sentono in grado di partire potranno aderire all'iniziativa e altri rifiutarla) iniziare la scuola dell'infanzia prima d'aver compiuto tre anni e iscriversi alla prima elementare prima dei sei.
Inglese e informatica
Questa è una delle novità più importanti insieme con l'introduzione, fin dal primo anno di scuola elementare, di materie quali l'inglese o l'informatica.
La sperimentazione prevede anche l'introduzione dell'insegnamento dell'"educazione alla convivenza civile" che non è la vecchia educazione civica ma un mix che comprende anche l' educazione stradale.
Innovativa, rispetto al passato, anche la presenza del "maestro prevalente", che comunque avrà questo ruolo solo in prima elementare per poi conservare, negli anni successivi, l'incarico di "tutor". E questo si evince anche dalle ore previste da assegnare al "maestro prevalente": 21 nel primo anno sulle 27 o 30 preventivate (esclusi tempi dedicati alla mensa) di vero e proprio insegnamento. Già nel secondo anno il medesimo insegnante passa a occupare solo 18 ore delle 30 complessive.
In altri termini, per adesso, la sperimentazione dovrebbe modificare soprattutto la scuola dell'infanzia e la prima elementare, anche se "il tutor" o il "portfolio", dovranno accompagnare l'alunno anche successivamente.
Il "portfolio" è una sorta di cartella che dovrà ripercorrere l'intero iter scolastico dell'alunno dai primi anni alla fine della scuola. Dovrà contenere giudizi di valutazione ma anche lavori, elaborati, esempi della produzione del ragazzo. Insomma, una sorta di "storia" scritta nel tempo dal giovane con il suo lavoro in classe.
Un lavoro che è un progressivo processo di apprendimento che dovrà essere seguito, in team, non solo dagli insegnanti delle elementari ma da questi e, prima, da quelli della scuola dell'infanzia in un continuo raccordo che, al momento, appare ancora poco presente. Un ruolo fondamentale, in questo quadro, dovrà giocarlo la famiglia, che viene individuata come sempre più presente e attiva anche nell'elaborazione di "percorsi individuali" di apprendimento e sviluppo.
Storia dalla terza
L'intervento di sperimentazione tocca poi alcune materie fondamentali come la Storia. Lo studio dovrà iniziare nell'attuale terza elementare (che poi sarà il secondo anno del primo biennio) e procedere dalla Preistoria fino all'Anno Mille. Il percorso si completerà in quinta elementare per poi riprendere alle scuole medie. Ma di queste, al momento, ancora non si parla, in vista che l'intero progetto di Riforma sia approvato definitivamente '#8212; espletato l'intero iter parlamentare '#8212; a prescindere dalle singole sperimentazioni che partiranno da settembre.
s. m.