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Resto del CArlino-La rivolta dei seimila

UNIVERSITA' Ricercatori e precari sul piede di guerra contro la riforma Moratti La rivolta dei seimila Chiedono il ritiro del decreto sul riordino dello stato giuridico dei docenti universi...

15/02/2005
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Il Resto del Carlino

UNIVERSITA' Ricercatori e precari sul piede di guerra contro la riforma Moratti
La rivolta dei seimila
Chiedono il ritiro del decreto sul riordino dello stato giuridico dei docenti universitari, il cui esame comincerà alla Camera lunedì. E attaccano duramente la Crui (il parlamentino dei rettori) accusandola di "giochini da politicante" e di "metterci i bastoni tra le ruote".
Loro sono i 6000 precari del nostro ateneo, i "'fantasmi della ricerca': ricercatori, assegnisti, borsisti, dottorandi e dottori di ricerca sulle cui spalle pesa una parte significativa della didattica. Il cui futuro, secondo loro, è messo in forse dalla riforma Moratti, che se da un lato manda in soffitta il ruolo del ricercatore, dall'altro istituzionalizza incrementandolo il sottobosco dei precari senza voce né tutela.
Mesi di lotta e manifestazioni che ora trovano sponda tra Ds, Verdi e Rifondazione. "Il nostro impegno spiega Giovanna Grignaffini, deputato ds sarà totale nel rallentare, impedire, bloccare, con tutte le armi a nostra disposizione, il provvedimento". Tanto che giovedì i capigruppo di centrosinistra di Camera e Senato si riuniranno per mettere a punto emendamenti comuni da presentare contro un disegno di legge delega che, per Titti De Simone (Prc), "è da gettare nel cestino". Un fronte compatto, quello formatosi a sinistra, "frutto di un lavoro condiviso che ci consente di avere un bel pacchetto di mischia da portare alla Fabbrica del programma" che al tema, spiega Grignaffini, dovrà dedicare una giornata. Anche perché, aggiunge il verde Paolo Cento, "in vista del 2006 è necessario far partire ora le indicazioni programmatiche".
Ma a gettare benzina sul fuoco delle proteste che il 21 riprenderanno con l'occupazione simbolica del rettorato per proseguire, fino al 26, con il blocco dell'attività didattica, è la posizione assunta ultimamente dalla Crui che, in risposta al ddl Moratti, "propone un modello di università vecchio di trent'anni" che, tra l'altro, tradisce "un appiattimento sulle proposte del governo".
Sul banco degli imputati la frase ("si parla di un nuovo ruolo della docenza universitaria in cui possono rientrare i ricercatori") aggiunta al documento della presidenza della Crui su pressione del rettore Pier Ugo Calzolari (nella foto). Poche righe che, chiariscono i precari, "non ci acquietano, ma anzi ci sembrano una mancanza di rispetto". Per questo "abbiamo chiesto un incontro al rettore perché ci indichi esplicitamente la posizione dei singoli in seno alla Crui".
Federica Gieri


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