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Resto del Carlino: «La riforma sospesa diventi l’occasione per rasserenare la scuola»

FINE ANNO Marcheselli scrive ai presidi

07/06/2006
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Il Resto del Carlino

La sperimentazione della riforma Moratti alle superiori è sospesa. Il prossimo anno le scuole «continueranno ad adottare i piani di studio, gli orari, gli insegnamenti e le attività proprie degli ordini di studio vigenti», fatta salva la loro autonomia. Si conclude così il decreto del neo ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, arrivato ieri mattina sul tavolo del dirigente del Centro Servizi Amministrativi, Paolo Marcheselli ( foto). Il quale, a tre giorni dalla fine dell’anno scolastico, presa carta e penna, ha inviato alle scuole un messaggio di fine anno.

Due pagine fitte in cui s’interpreta lo stop alla sperimentazione come un’occasione per far ritrovare alle superiori «una piena serenità», consentendo «così di riaprire un confronto e un approfondimento al quale il mondo scolastico saprà certamente dare un contributo significativo».

Tanto più, non nasconde Marcheselli, che «la decisione di avviare in mondo sperimentale la riforma» dopo la chiusura delle iscrizioni del prossimo anno «aveva generato evidenti difficoltà agli istituti e alle famiglie».

Archiviata la voce riforma, il dirigente punta l’attenzione sia sugli stretti legami che uniscono gli istituti alle realtà del territorio (dagli Enti locali all’Ausl fino ala Fondazione Carisbo) sia sulle potenzialità dell’autonomia scolastica «ancora in parte inespresse».

Non «sfuggono le quotidiane difficoltà organizzative e gestionali della scuola bolognese», ma il «reciproco impegno» fra Csa e presidi «potrà consentire maggiore efficacia e serenità alla nostra azione».

Quindi Marcheselli ricorda come i giorni che precedono le vacanze siano momenti «di valutazione del rendimento scolastico» che avverrà «in un clima di piena serenità ed oggettività, in una visione globale del percorso effettuato». Ma non solo. Perché la stessa scuola «dovrà approfondire i risultati raggiunti, le prospettive di potenziamento dei propri obiettivi e delle proprie metodologie».

Federica Gieri


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