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Resto del CArlino-La riforma entra in classe Un esordio con polemiche

SCUOLADa oggi inizio d'anno scaglionato: prima la Lombardia La riforma entra in classe Un esordio con polemiche di Mario Gobbi ROMA La prima campanella a trillare è quella delle scuo...

08/09/2004
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Il Resto del Carlino

SCUOLADa oggi inizio d'anno scaglionato: prima la Lombardia
La riforma entra in classe Un esordio con polemiche
di Mario Gobbi
ROMA La prima campanella a trillare è quella delle scuole lombarde. Tutti in aula da stamattina, 400mila insegnanti e un milione di studenti, con un "compagno" di banco in più in quelle d'infanzia, primarie e al primo anno delle secondarie di primo grado: la riforma Moratti, all'esordio, accompagnata alla soglia degli istituti dalla coda polemica che da sempre la segue. Orari flessibili, programmi rinnovati, assunzioni, tutor, graduatorie (20mila ricorsi pendentati) e ritardi nelle nomine dei docenti, rischio cattedre scoperte e tagli, che penalizzano soprattutto i portatori di handicap, la sicurezza degli edifici e l'applicazione del contratto di lavoro.
Malumori e proteste. Tragica novità il ricordo dei bambini di Beslan. Nessuna iniziativa ufficiale, ma nelle scuole non mancheranno momenti di riflessione: tanti hanno già deciso di presentarsi con una candela.
La cerimonia ufficiale d'inizio anno sarà il 20 settembre a Roma, nel complesso monumentale del Vittoriano, alla presenza del presidente della Repubblica, Ciampi, dello stesso ministro dell'Istruzione, Moratti e di 1.200 studenti provenienti dalle varie regioni. Intanto, proseguiranno le aperture reali scaglionate: il 13 settembre toccherà a Toscana, Umbria, Valle d'Aosta, Piemonte, Molise e Trentino Alto Adige; il 14 Friuli Venezia Giulia; il 15 Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Campania; il 16 Lazio e Liguria; il 20 Sardegna, Basilicata, Calabria, Puglia e Veneto; infine la Sicilia, il 23.
Otto milioni e 700mila, tra alunni e studenti, con un incremento di 12.488 unità rispetto allo scorso anno, grazie ai nuovi iscritti di nazionalità non italiana: 320mila in tutto gli studenti figli di immigrati, concentrati nella scuola dell'obbligo. Gli insegnanti, tra titolari e supplenti annuali, sono 810mila (un numero più basso rispetto al passato: lo scorso anno erano 7.850 in più e nel 2001-2002 raggiungevano quota 830mila). Di questi circa 242mila sono tutor, la figura didattica di supporto introdotta dalla riforma. Resta così inferiore a quota 10 segnala la rivista specializzata [\FIRMA]Tuttoscuola il rapporto alunni-insegnanti, quindi al di sotto dei livelli europei.
Il ministro Moratti interverrà stamani sull'attuazione della riforma e riferirà sugli altri temi caldi. Opposizione, sindacati e associazioni, invece, non si danno tempo. Codacons fa notare che il 75% degli edifici scolastici non è completamente sicuro: "La situazione è tale da rappresentare un potenziale rischio per la salute dei bambini. Gli incidenti scolastici sono più 90mila l'anno". Katia Bellillo (Pdci) sostiene che "la controriforma della scuola genera discriminazione nei confronti degli alunni disabili: causa i tagli, i disabili sono costretti a subire una progressiva riduzione dei servizi, a cominciare dagli insegnanti di sostegno". Fra le incertezze, la trattativa sindacale sui tutor, appena avviata e subito sospesa per la richiesta da parte dei sindacati di chiarimenti sulle disponibilità finanziarie. Per decreto, ieri il ministro ha cancellato l'obbligo di "timbrare": eliminato il badge per gli insegnanti. E mentre per la ricreazione, contro l'obesità, la Coldiretti propone la distribuzione della frutta al posto delle merendine, i genitori fanno i conti del caro scuola: 585 euro la spesa media per alunno.


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