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Resto del CArlino-"Graduatorie caos" Furenti i precari

SCUOLAGli insegnanti minacciano ricorsi "Graduatorie caos" Furenti i precari Precari sul piede di guerra, minacce di ricorsi, caos nelle graduatorie: sembra un film già visto. Si annun...

10/06/2004
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Il Resto del Carlino

SCUOLAGli insegnanti minacciano ricorsi
"Graduatorie caos" Furenti i precari
Precari sul piede di guerra, minacce di ricorsi, caos nelle graduatorie: sembra un film già visto. Si annuncia l'ennesima estate calda sul fronte della scuola. A scatenare l'ultimo caso, che riguarda centinaia di insegnanti in provincia di Forlì-Cesena, è la nota emessa venerdì scorsa dal ministero. Oggetto: l'integrazione delle graduatorie per i supplenti annuali. Quanti avevano presentato al Csa (l'ex Provveditorato agli Studi) i documenti ai fini del proprio punteggio entro il 21 maggio scorso, sono ora costretti a rivedere tutto, in brevissimo tempo; le domande vanno inoltrate entro il 14 giugno.
I dubbi fioccano. Un solo esempio: a seguito dell'ultimo intervento della Moratti, il periodo di insegnamento nelle sedi di montagna avrà punteggio doppio. Ma cosa significa "scuola di montagna"? Sul sito Internet del Csa è comparso l'elenco dei comuni (stilato dallo stesso ministero): ci sono Bagno di Romagna, S.Sofia, Premilcuore, Galeata, Portico e Tredozio. L'iniziale soddisfazione dei docenti che hanno insegnato in quei paesi, si è però presto trasformata in delusione. Pare che solo Bagno di Romagna rispetti i requisiti. Ma se un professore l'anno scorso si è sciroppato tutti i giorni il tragitto Forlì (o Cesena)-Bagno di Romagna per insegnare alla sede distaccata dello Scientifico non otterrà alcun raddoppio. Poichè le sole scuole del territorio provinciale situate oltre i 600 metri di quota fissati dal decreto sono quelle di Verghereto, i beneficiati sono solo quelli dell'istituto comprensivo di Bagno di Romagna.
Comprensibile, a questo punto, il disorientamento e la rabbia dei precari, tra i quali ci sono insegnanti ormai cinquantenni che ora rischiano di vedersi scavalcati da colleghi più giovani. Furibondi i sindacati, pressati dalle richieste di ricorsi da parte dei docenti: "Così si ledono i diritti degli insegnanti dice Anna Cicognani (Cisl) . Questo accade perché il ministero insiste a ignorare criteri oggettivi nel definire le graduatorie".
Ad accrescere l'incertezza dei precari c'è un fatto: le nuove norme hanno valore retroattivo. Si modificano le regole "in corsa" e non si consente ai professori di effettuare una scelta meditata: perché il prossimo anno potrebbe cambiare di nuovo tutto.
Fabio Gavelli


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