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Resto del CArlino-Forlì-Cesena

SCUOLA Resta il rebus delle graduatorie degli insegnanti Precari, lunga estate calda Futuro incerto per 3 mila di Paola Francia "Siamo nel caos più totale". I sindacati non hanno dubbi: ...

02/07/2004
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Il Resto del Carlino

SCUOLA Resta il rebus delle graduatorie degli insegnanti
Precari, lunga estate calda Futuro incerto per 3 mila
di Paola Francia
"Siamo nel caos più totale". I sindacati non hanno dubbi: per la scuola si preannuncia un'estate bollente. In discussione ci sono le graduatorie dei precari e il termine per la chiusura degli elenchi, fissato dal ministero dell'Istruzione al 31 luglio. "Ma per quella data non ci sarà niente di pronto insiste Anna Cicognani, Cisl e se qualcuno non darà indicazioni chiare, il rischio è che al primo settembre non si riescano a fare le assegnazioni delle supplenze annuali".
Secondo i dati ancora provvisori forniti dal Csa (Centro servizi amministrativi, ex Provveditorato agli studi), l'esercito dei precari nella provincia di Forlì-Cesena conta al momento più di 3 mila docenti. Numeri al rialzo rispetto allo scorso anno, quando le domande erano 2.845, e 4.594 quelle inserite nella graduatoria per le nomine di ruolo. L'ipotesi ventilata dai sindacati è che la conclusione dell'iter slitti al mese di agosto, soprattutto per effetto della legge di conversione sui precari introdotta dal Governo, che rivede i punteggi della categoria. E, quindi, impone nuovi calcoli matematici per la chiusura delle graduatorie.
Secondo i dettami del ministero, che si ispirano in questo alla legge 999 del 1952, avrà ad esempio punti doppi chi ha insegnato nei Comuni montagna, situati a più di 600 metri di altezza. E a meno di sorprese, l'unico Comune che risponde a questi requisiti è Verghereto, e quindi l'Istituto comprensivo di Bagno di Romagna. "Qualche dubbio dicono all'ex Provveditorato c'è però anche per il Comune di Santa Sofia, a seconda che si consideri Corniolo a 600 o a 614 metri di altezza".
Centimetri e cartelli stradali a parte, gli uffici stanno facendo una vera e propria corsa contro il tempo per rifare i calcoli, contattando ad uno ad uno tutti i docenti presenti nella cosiddetta terza fascia, quella appunto dei 'precari'. E non è finita qui. "I problemi riguardano anche il principio di retroattività introdotto dalla nuova legge dice Cicognani e le interpretazioni non corrette della norma, tanto che in molti casi abbiamo già fatto ricorso, perché non si può applicare la retroattività su domande già esistenti". C'e poi il capitolo trasferimenti. Nel programma del ministero che consente di aggiornare i dati, non sono state inserite le novità riguardanti la contrattazione. Risultato: tutto da correggere. "Insomma, un altro pasticcio aggiunge la sindacalista . Un insegnante che pensava di aver ottenuto il passaggio dalla scuola elementare alla scuola superiore, ad esempio, si è sentito rispondere: "scusi, ci siamo sbagliati, deve tornare dov'era prima".
Per la scuola media e per le superiori le rettifiche sono già state pubblicate, sono invece in corso le correzioni per la scuola dell'infanzia. C'è gente che ha avuto il trasferimento dalla Sicilia alla Romagna e ancora non sa cosa deve fare.
Al di là dei calcoli numerici, resta poi in piedi la questione dei moduli scolastici e degli orari 'flessibili'. "Di questo si parlerà presto dice Anna Cicognani -, per il momento una cosa è certa: tutto si può cambiare nella scuola, ma bisogna avere i tempi per capire e spiegare. Al ministero questo passaggio è sfuggito".


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