Resto del Carlino-Forli-Cesena-Lunedì prossimo sciopero in classe
SCUOLA A casa insegnanti e bidelli Lunedì prossimo sciopero in classe di Luca Bertaccini "Meno Stato nella scuola pubblica". Quella che qualcuno interpretò come una minaccia (e non co...
SCUOLA A casa insegnanti e bidelli
Lunedì prossimo sciopero in classe
di Luca Bertaccini
"Meno Stato nella scuola pubblica". Quella che qualcuno interpretò come una minaccia (e non come una linea programmatica) del ministro dell'istruzione Letizia Moratti al mondo della scuola, sembra rivelarsi tale. Questo sostengono unitamente i sidnacati Cgil, Cisl e Uil che hanno indetto per lunedì 15 novembre uno sciopero generale degli insegnanti, del personale non docente e dei dirigenti scolastici.
La manifestazione si terrà a Roma, ma forte sarà l'adesione anche nel nostro territorio. L'obiettivo '#8212; sostengono i rappresentanti sindacali '#8212; è di raggiungere almeno una partecipazione del 70%. Tanti nell'ambito scolastico i nodi da sciogliere. Da quello economico (200 milioni di euro i fondi previsti dalla Finanziaria, ritenuti insufficenti) a quello delle assunzioni (la Finanziaria non ne prevede di nuove, e 100.000 sono i posti attualmente vacanti, per i quali i sindacati chiedono l'immissione in ruolo) sino a quello contrattualistico: il contratto collettivo nazionale del corpo insegnante è scaduto da 11 mesi, l'ultimo adeguamento stipendiale risale a circa 3 anni fa e quello richiesto dai sindacati '#8212; a favore di tutto il personale scolastico '#8212; per il biennio 2004-2005 dovrebbe essere dell'8%, un valore calcolato tenendo conto dell'inflazione e capace quindi di salvaguardare il potere d'acquisto. Il dato governativo è ben diverso: 3,75%. Polemiche anche sulla figura del tutor, un'altra possibile novità della riforma Moratti.
Si tratta di una sorta di '#8216;primo insegnante' chiamato a ricoprire almeno 18 ore settimanali (in media il 75% di quelle totali), lasciando ai colleghi le briciole. Un tutor per ogni classe di scuole elementari e medie provocherebbe una regressione verso l'antico sistema scolastico: perdita della collegialità, '#8216;pericolo' di tornare all'insegnante unico o quasi in ambito elementare e rideterminazione del numero degli insegnanti: 20.000 sono i lavoratori a rischio.
Da un lato quindi possibili riduzioni del personale, dall'altro corpo studentesco in crescita: gli ultimi dati evidenziano un + 10.000 unità nella sola Emilia-Romagna. Anche i lavoratori Ata ( personale amministrativo, bidelli ecc..) rientrano all'interno di questo schema di precarietà. Nella Provincia di Forlì-Cesena solo 7 sono state le nomine su 325 posti di bidello: i restanti sono coperti con supplenze. Maggiori garanzie e maggiore apertura al confronto: questo chiedono i dindacati, fiduciosi nonostante tutto. "Il vero miracolo '#8212; dichiara Nicola Garcea di CGIL scuola '#8212; è rappresentato dal personale scolastico, da chi, letteralmente '#8216;fa' scuola tutti i giorni". Per aderire alla giornata di sciopero: 0543-454511.