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Resto del Carlino-Firenze-Obiettivo scuola I sindacati rilanciano"No alla riforma"

Obiettivo scuola I sindacati rilanciano"No alla riforma" Un fronte comune per un bene comune: la scuola. Ieri nell'aula rossa di Villa Ruspoli si è scritto l'ennesimo capitolo di un confronto sem...

07/11/2003
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Il Resto del Carlino

Obiettivo scuola I sindacati rilanciano"No alla riforma"

Un fronte comune per un bene comune: la scuola. Ieri nell'aula rossa di Villa Ruspoli si è scritto l'ennesimo capitolo di un confronto sempre in corso, con interventi di docenti, membri degli enti di ricerca, rappresentanti sindacali e studenti. I nodi da sciogliere sono molteplici a cominciare dalla volontà del governo di ridisegnare l'autonomia finanziaria dell'università. Durante il seminario sindacale indetto da Cgil e Snur sul tema "Scuola, Università e Ricerca" si è inoltre tenuto a precisare che il provvedimento in questione, figlio di un emendamento alla legge di conversione del decreto legge 105, non è mai stato discusso con gli organi di rappresentanza del mondo universitario. Altro punto nevralgico messo in luce dal segretario nazionale Snur-Cgil, Mimmo Rizzuti, che ha introdotto e presieduto i lavori, è stato "lo spostamento dell'asse della riforma verso il modello americano, con spinte imprenditoriali, politiche culturali ed ideologiche che hanno dato risultati non proprio esaltanti. C'è stato, in questi anni, uno spostamento della concezione dell'Università come comunità scientifica ed educativa su base nazionale a quella di corporazione burocratica transnazionale". L'altro grande elemento di dibattito della riforma è diventata la ricerca scientifica. La volontà di operare una "rottura storica" nella scuola viene sentita anche tra molti rappresentanti delle materne, elementari e medie inferiori. E sul fronte della protesta, anche i Cobas si mobilitano per una prossima battaglia: per sabato prossimo hanno organizzato un presidio davanti alla Regione a partire dalle 10.30 con lo scopo di far ritirare il primo Decreto attuativo della riforma che cancella il tempo pieno alle elementari e il tempo prolungato alle medie.


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