Resto del CArlino-Ferrara-Graduatorie e rebus per i prof

Graduatorie e rebus per i prof
Coloro che sono alla ricerca delle sfide più ardue e vogliono mettere alla prova non tanto il fisico quanto la propria intuizione, il ragionamento e la capacità di astrazione, si saranno certamente cimentati nel più grande ed enigmatico gioco che dall'aprile di quest'anno si sviluppa, evolve e tiene col fiato sospeso migliaia di docenti precari.
I partecipanti ufficiali sono migliaia, tutti i professori che ai CSA hanno fatto domanda. Io partecipo da anni e sinceramente devo ammettere che questa è un'edizione che difficilmente verrà dimenticata.
Ma perché è così avvincente? Perché è un gioco enigmistico completo, talmente completo che cruciverba, rebus, l'intruso, quale delle tre, le differenze, vero o falso ed altri ci sono stati proposti, in forma più o meno velata, nel corso di questi mesi. Lo scoglio iniziale è decidere dove presentare l'iscrizione. Si è trattato subito, come in un cruciverba grande come l'Italia, di cercare di incastrare il nome giusto, ovviamente il proprio, dalle vecchie graduatorie alle nuove graduatorie, in orizzontale per fasce, in verticale per punti, il tutto in modo da scegliere la provincia più congeniale ove poter fare domanda. Si è parallelamente dovuto risolvere il rebus stereoscopico con disegni (disegni di legge) che, con qualche sillaba fornita dai sindacati, portasse ad un senso "stabile" la ricercata "frase".
Poi l'intruso, di certo il servizio militare, che è stato disegnato, individuato e subito scartato.
Indispensabile, per partecipare, è l'abilitazione all'insegnamento e così che uno, avendole tutte, può scegliere quale delle tre possibili far valere: concorso ordinario, riservato o scuola di specializzazione. Il fattore tempo è stato determinante perché nel mese, dall'apertura al termine di presentazione domanda, le regole e gli scenari sono cambiati, per cui, chi avesse consegnato subito la domanda, sperando che la pista cifrata lo conducesse a quel profilo specifico, si sarebbe trovato ad unire punti e punteggi differenti con spiacevole e deludente vignetta finale. Certo, ora siamo quasi all'epilogo, sono comparse le graduatorie provvisorie, dense di errori, imprecisioni che ci permettono di partecipare al nuovo gioco che consiste nel cercare le differenze fra le vecchie liste e le nuove, fra quello che appare e quello che si suppone.
(...) Da ultimo si evince quella che è la risposta più difficile da pronunciare: le graduatorie permanenti, nella loro ultima struttura, sono davvero permanenti? (...)
Claudio Bitelli