Resto del CArlino: Corsi di riparazione per recuperare i debiti
SCUOLA FIORONI STANZIA I FONDI: AI PROF 50 EURO L’ORA
— ROMA —
QUINDICI ORE, minimo, per il recupero dei debiti e «sospensione del giudizio» per chi, allo scrutinio finale di giugno, riporti insufficienze. Verifica prima dell’inizio del nuovo anno scolastico e valutazione definitiva (in settembre) sull’ammissione alla classe successiva. Il ripristino degli esami di riparazione ventilato dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, è condensato in queste novità che sono oggetto di un’ordinanza firmata ieri. Rispetto a quanto avviene oggi con il sistema dei debiti, cambiano alcune cose: i corsi di recupero vengono organizzati dalle scuole e gli studenti carenti sono tenuti alla frequenza. In caso contrario i genitori ne devono dare comunicazione, per iscritto, alla scuola. Gli istituti potranno scegliere per il recupero anche modalità diverse utilizzando docenti della scuola o esterni, ma restano esclusi gli «enti profit».
LO SCRUTINIO di giugno, quindi quello finale, consentirà al consiglio di classe di decidere una «sospensione di giudizio» per chi ha lacune in talune materie. Le lacune, però, dovranno essere colmate prima dell’avvio del nuovo anno scolastico con un’apposita verifica che potrebbe anche determinare la bocciatura. In aggiunta alle 15 ore minime obbligatorie per le attività di recupero, si potrà utilizzare anche la quota del 20% del monte ore riservato all’autonomia scolastica. Per le risorse, sono stati intanto stanziati 210 milioni di euro. I docenti percepiranno un compenso di 50 euro lordi l’ora come previsto dal contratto.
CRITICHE al provvedimento sono arrivate dall’Unione degli studenti, che ha ricordato la grande mobilitazione già fissata per il 17 novembre. Da parte dell’opposizione, Valentina Aprea (FI) attacca il ministro auspicando la presentazione non di un’ordinanza, ma di un disegno di legge da discutere in Parlamento. Sul bullismo a scuola, Fioroni ha invece chiesto al ministro dell’Intreno, Giuliano Amato, che siano intensificati i controlli fuori dalle scuole, dove il fenomeno è in aumento e rischia una deriva xenofoba
s. m.