Resto del Carlino-Avremo classi con 31 studenti
"Avremo classi con 31 studenti" "Per poter garantire l'inizio del prossimo anno scolastico, a settembre 2003, l'organico dei docenti nella nostra provincia dovrebbe aumentare di 150 unità, v...
"Avremo classi con 31 studenti"
"Per poter garantire l'inizio del prossimo anno scolastico, a settembre 2003, l'organico dei docenti nella nostra provincia dovrebbe aumentare di 150 unità, visto che la popolazione scolastica continua a crescere. Ma il Piano del ministero dell'Istruzione prevede per tutta l'Emilia-Romagna un aumento di soli 148 posti. È quindi evidente che l'organico previsto è insufficiente. E questo 'taglio selvaggio' è una delle ragioni alla base dello sciopero generale della scuola indetto per lunedì prossimo 24 marzo". A parlare è Mario Gavanelli, segretario provinciale della Uil-scuola, che spiega le ragioni dell'astensione del lavoro assieme ai colleghi Monica Ottaviani della Cgil-scuola, Filippa Lombardi della Cisl-scuola e Daniele Tarroni dello Snals. "Già il fatto che tutti questi sindacati, a cui si uniranno Cobas e Gilda, siano compatti nello scendere in piazza '#8212; sottolinea Monica Ottaviani '#8212; testimonia dell'importanza dello sciopero e della fondatezza delle nostre ragioni. A cominciare dal fatto che il contratto di lavoro del nostro settore è scaduto da 14 mesi, ma tuttora non ci sono le condizioni per il rinnovo, e non parliamo solo del puro fatto economico". La questione comunque più eclatante della protesta è quella riguardante gli organici. Gavanelli snocciola una serie di cifre ricavate dai dati previsti dal ministero e da quelli forniti dal Centro servizi amministrativi provinciale, l'ex Provveditorato agli studi. "Ebbene, secondo il ministero, a fronte di un aumento in regione di 9.536 alunni, rispetto allo scorso anno, sono previsti solo 148 posti di lavoro in più". Ma questo cosa implica per la nostra provincia? "Che '#8212; risponde Gavanelli '#8212; l'organico dei docenti previsto dal ministero è assolutamente insufficiente e a dimostrarlo sono i numeri, visto che gli studenti nella provincia di Ravenna nel prossimo anno scolastico saranno 1.214 in più rispetto ai 34.437 del 2002, cioè il 3,4 per cento, così suddivisi: 130 alunni in più nella scuola dell'infanzia, 352 nelle elementari, 214 nelle medie e 518 nelle superiori".
Passando a esaminare i vari ordini di scuole, in base alle iscrizioni, nel settore dell'infanzia "sono state chieste 4 nuove sezioni: 2 al 'Buon Pastore' di Ravenna, una alla 'Tellarini' di Lugo e una a Casola Valsenio. E i posti di lavoro in più da coprire sono quindi otto. Nelle elementari '#8212; prosegue il segretario provinciale Uil-scuola '#8212; sono state chieste 12 classi in più a tempo pieno e 4 in meno a tempo normale, perchè aumenta la richiesta del tempo pieno da parte delle famiglie. Quindi servono otto classi in più, con le situazioni più eclatanti che riguardano Massa Lombarda, Bagnacavallo e Madonna dell'Albero. E c'è poi il caso di San Lorenzo di Lugo dove non è garantita la quinta classe del prossimo anno e la scuola così è destinata a sparire. I posti di lavoro in più per le elementari sarebbero 5. Alle medie servono cinque classi in più, con le richieste più pressanti che arrivano dalla zona di Mezzano e Piangipane e dalla sezione di Reda della 'Strocchi' di Faenza. Il numero dei docenti in più per le medie è di dieci. Alle superiori poi servirebbero otto classi in più nei licei, dieci negli istituti tecnici e dieci negli istituti professionali. Quindi 28 classi che il Provveditorato, scremando ha ridotto a 12, per un totale di 56 posti di lavoro". Quindi i docenti necessari per la nostra provincia sono già 79 in più rispetto alla situazione attuale a cui occorre aggiungere "26 insegnanti per i progetti di accoglienza degli studenti stranieri che in totale sono 1903, cioè il 5 per cento del totale, con punte del 19 per cento a Lido Adriano e nella zona della Darsena. Senza questi docenti, l'integrazione di centinaia di bambini stranieri è a rischio. Inoltre mancano altri 45 posti degli insegnanti di sostegno. Ecco così che si arriva al totale di 150, numero minimo di docenti in più per garantire l'attività scolastica perchè le necessità sarebbero maggiori". Inoltre il Piano del ministero "porterà ad altre assurdità: nelle superiori si rischia di avere classi con 2-3 disabili su un totale di 25-26 studenti. Ma dove non ci saranno disabili si avranno classi con ben 30 alunni, nella sezione Brocca linguistico del liceo classico di Ravenna, per arrivare addirittura a 31 studenti di una classe del 'Morigia'". Basterebbero questi numeri, dicono i sindacati, "per giustificare lo sciopero di lunedì prossimo, ma vogliamo anche protestare per la mancata immissione in ruolo di migliaia di docenti, precari da anni. Per non parlare, infine, della guerra in Iraq".
di Luca Suprani