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Resto del Arlino-Statali, 'svaniscono' gli aumenti. E parte la rivolta

PROMESSE E POLEMICHEI sei miliardi e mezzo stanziati per i tre milioni di dipendenti pubblici rischiano di rimanere "congelati" fino alla primavera del 2006 Statali, 'svaniscono' gli aumenti. E ...

17/10/2005
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Il Resto del Carlino

PROMESSE E POLEMICHEI sei miliardi e mezzo stanziati per i tre milioni di dipendenti pubblici rischiano di rimanere "congelati" fino alla primavera del 2006
Statali, 'svaniscono' gli aumenti. E parte la rivolta
ROMA Riesplode il caso statali. I sei miliardi e mezzo stanziati dalla Finanziaria 2005 per far fronte ai rinnovi contrattuali 2004-2005 dei pubblici dipendenti non sono ancora stati erogati. In sostanza sono rimasti nelle casse dello Stato. E lì rischiano di rimanere fino a primavera. I leader sindacali Epifani e Pezzotta che a maggio avevano firmato l'accordo che prevedeva aumenti di 100 euro medi lordi al mese per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici parlano di imbroglio e voltafaccia. Minacciano un'altra "dura risposta al governo" se non verranno rispettati gli impegni presi al termine di un lunghissimo braccio di ferro. Ma è dura anche la rezione del ministro Gianni Alemanno (foto Prisma) che fa capire che il contratto non si tocca: "Per quel che mi risulta le risorse per far fronte agli aumenti sono dentro la Finanziaria. Lo verificherò durante il vertice di maggioranza di martedì. Comunque sia avverte l'esponente di An per noi il protocollo sottoscritto da governo e sindacati non è in discussione". Frena invece il titolare della Funzine pubblica Mario Baccini: "E' una notizia che non mi risulta". Ma il sottosegretario Learco Saporito ammette che il rinvio "è quasi inevitabile".
Per il presidente dell'Aran Guido Fantoni, che ha già siglato i contratti per scuola, sanità e autonomie locali, "il provvedimento di attuazione è complesso, non basta fare il contratto". In effetti dopo la firma sul rinnovo si mette in moto una procedura che prevede tre altri passaggi: via libera del consiglio dei ministri, registrazione da parte della Corte dei conti, e un ulteriore sì da parte dell'Aran. Il tutto, secondo la legge, si dovrebbe risolvere nel giro di 45 giorni, ma scattano inesorabili formalità burocratiche. E il sospetto è che quest'anno la partita sarà portata ancora più alle lunghe, visto che i conti del 2005 non tornano (all'appello mancano 7 miliardi dalle privatizzazioni) e il governo ha già dovuto varare una manovra bis da 1,9 miliardi. In sostanza i 6,5 miliardi destinati agli statali verrebbero fati slittare al 2006.
ol. po.


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