Reso del Carlino-Rovigo-La Media volta pagina con la riforma globale
La Media volta paginacon la riforma globale La scuola media è ad una svolta. Tutto parte dalle "Indicazioni per i Piani di studio personalizzati" emanate dal Ministero pochi giorni fa. "Una ver...
La Media volta paginacon la riforma globale
La scuola media è ad una svolta. Tutto parte dalle "Indicazioni per i Piani di studio personalizzati" emanate dal Ministero pochi giorni fa.
"Una vera rivoluzione" secondo alcuni, un passo nella direzione della riforma-Moratti, semplicemente, per altri. Comunque la si pensi, è in atto, quasi silenziosamente senza far rumore, un passaggio epocale, a piccoli, ma concreti, passi; inevitabile il paragone con la riforma che, giusto 40 anni fa, istituì la media e il passaggio che nel 1979 ne cambiò radicalmente i programmi. Ma stavolta, in più, vi è l'intero contesto in movimento. Il progetto di riforma globale dell'istruzione, in discussione in Parlamento, sta già producendo un ricollocamento, un riassestamento, nei vari ordini di scuola, che tiene in allarme il mondo sindacale e gli operatori anche polesani. Sono 6200 gli alunni delle medie nella nostra Provincia e quasi 700 i docenti.
Pur prendendo tempo per esaminare attentamente i freschi cambiamenti, il dirigente della media di Porto Viro, Antonio Gardin, si sbilancia un pò: "Rispetto alle prime ipotesi di riforma di qualche anno fa '#8211; dice '#8211; che ad un certo punto avevano addirittura ipotizzato la scomparsa della secondaria di primo grado, mi pare che si siano fatti dei passi avanti. Interessanti anche gli orientamenti circa la personalizzazione dei piani di studio, che tuttavia devono fare i conti con la rigidità del sistema-classe ancora molto forte nella nostra organizzazione. Trovo anche giusta l'ipotesi, se confermata, di portare la prima fase di valutazione dopo il secondo anno di frequenza".
Le indicazioni ministeriali per la nuova scuola media aprono il dibattito: tra le cose che emergono, la riduzione delle ore ad un minimo annuale di 825, cui si potrà agganciare un orario aggiuntivo di 200 ore annue, che rende comunque inferiore il bagaglio di presenza a scuola dei ragazzi rispetto alle esperienze attuali. Durissima la Cgil che rileva: "Le nuove indicazioni ministeriali per la scuola media entrano in rottura epistemologica con la scuola elementare, per sottolinearne invece il carattere di "secondaria", che esprime le sue potenzialità nel ciclo secondario dell'istruzione o della formazione professionale".
Anche la Cisl avanza molte perplessità: "La media cambia nelle sue articolazioni configurando un biennio più un terzo anno da agganciare all'istruzione secondaria superiore '#8211; dice una nota della Cisl -; sul piano organizzativo l'impianto sembra addirittura portare maggiori oneri formali e un notevole aumento dei carichi di lavoro per i docenti".
Osvaldo Pasello