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Repubbliuca-le polemiche sull'università

le polemiche sull'università/ Una risposta all'articolo di aldo schiavone MA PERCHÉ COPIARE L'AMERICA? PIETRO CITATI Purtroppo, non sogno, non fantastico, non deliro, come mi accusa A...

12/06/2004
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la Repubblica

le polemiche sull'università/ Una risposta all'articolo di aldo schiavone
MA PERCHÉ COPIARE L'AMERICA?

PIETRO CITATI

Purtroppo, non sogno, non fantastico, non deliro, come mi accusa Aldo Schiavone nell'articolo di ieri su Repubblica. Tutto quello che ho scritto su Repubblica l'8 giugno è vero: sono notizie raccolte tra alcuni dei migliori professori italiani delle facoltà umanistiche. Il malessere degli studenti è grandissimo, come testimonia la lettera di uno studente genovese che Repubblica pubblicherà prossimamente, e molte altre. Quasi tutti i professori intelligenti (per i quali ho una considerazione che Schiavone non conosce) desiderano lasciare l'insegnamento universitario: quelli, per esempio, che Umberto Eco invita a tenere lezioni all'Istituto di scienze umane di Firenze.
So benissimo che il modello 3+2 e quello 1+4 sono stati applicati altrove, anche negli Stati Uniti: ma da noi sono stati applicati malissimo; e poi non tutto quello che accade negli Stati Uniti è buono, in primo luogo la condizione delle Medie, dei Licei e delle Università minori. Credo un'ottima cosa che il Ministero dedichi attenzione agli istituti di ricerca specializzati: in primo luogo la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si fa ricerca, e si studia e mangia e dorme gratis per quattro o cinque anni, ciò che è importantissimo in un momento in cui, in Inghilterra e negli Stati Uniti, vengono diminuite le borse di studio. Ma la Scuola Normale e gli Istituti affini producono un piccolo numero di laureati: i quali diverranno, quasi tutti, professori universitari in Italia e altrove. L'Italia ha bisogno di centinaia di migliaia di professori per le scuole medie e i licei: non soltanto geni della ricerca, ma ottimi insegnanti; i quali lavorano oggi con stipendi miserabili come sempre, ma afflitti da decine di ore pomeridiane di scemenze e demenze burocratiche, che quindici anni fa non esistevano. La loro situazione è insostenibile, mentre la follia burocratica sta moltiplicandosi ogni mese. Senza una buona scuola media e un buon liceo - so di dire una cosa banalissima -, non ci saranno mai buone facoltà universitarie di nessuna specie.


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