FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3793265
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica web-"La riforma Moratti ci dimezza"-Prof di scienze motorie in rivolta

Repubblica web-"La riforma Moratti ci dimezza"-Prof di scienze motorie in rivolta

Migliaia di lettere ed e-mail al sito dell'istruzione, per protestare contro la riduzione a una sola ora dell'educazione fisica Prof di scienze motorie in rivolta "La riforma Moratti ci dimezza" ...

30/01/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Migliaia di lettere ed e-mail al sito dell'istruzione, per protestare contro la riduzione a una sola ora dell'educazione fisica
Prof di scienze motorie in rivolta

"La riforma Moratti ci dimezza"
Gli ori di Atene in campo per la protesta con gli insegnanti

di Cristina Nadotti

ROMA - Se Letizia Moratti voleva commenti e suggerimenti sulla bozza di riforma della scuola secondaria superiore non è rimasta delusa. Dalla pubblicazione sul sito dello schema del decreto, che potrebbe cambiare i licei e gli istituti professionali, la casella mail attivata per le proposte degli insegnanti ha ricevuto almeno 10 mila messaggi. Sono tanti solo quelli dei docenti di educazione fisica, che hanno dichiarato guerra aperta alla riduzione delle loro ore da due a una.

La Confederazione delle associazioni provinciali dei diplomati Isef e dei laureati in scienze motorie (Capdi) non si è limitata alla posta elettronica. Il tam tam tra gli insegnanti si è attivato in modo capillare e sono partite da ogni parte d'Italia le lettere di protesta indirizzate direttamente al ministro Moratti e al direttore generale degli ordinamenti scolastici. "Se la riforma vuol far morire l'educazione fisica - ha stigmatizzato uno degli insegnanti - almeno non vogliamo sparire nel silenzio generale".

Quella dei docenti di scienze motorie è una mobilitazione forte, ma altrettanto solitaria. "La nostra è una categoria storicamente compatta - osserva il presidente della Capdi, Flavio Cucco - perché abbiamo alle spalle l'esperienza dell'associazionismo sportivo. Purtroppo non c'è grande solidarietà da parte degli altri insegnanti".

La riforma Moratti potrebbe isolare ancora di più i docenti di scienze motorie: la nuova organizzazione prevede infatti che l'educazione fisica sarà obbligatoria per una sola ora, obbligatoria opzionale per una eventuale seconda. Questo significa che nei primi due anni del liceo gli studenti sceglieranno se fare la seconda ora di educazione fisica e che la scuola dovrà avere in organico gli insegnanti necessari per assicurare le lezioni.

Nei tre anni successivi, invece, la riforma prevede che la seconda ora di educazione fisica sia "opzionale", il che significa che l'insegnamento di scienze motorie potrebbe non essere tra quelli messi a disposizione dalla scuola. "Facile intuire cosa può succedere - osserva Cucco - genitori e ragazzi sono inclini a scegliere un'ora in più di latino, piuttosto che scegliere una materia nella quale difficilmente ci sono da recuperare delle lacune". Le scuola hanno sempre fondi molto limitati, non è retorico chiedersi quale preside investirà per retribuire un insegnante in più di scienze motorie, piuttosto che uno in più di una delle discipline ritenute comunemente più importanti.

"E' una contraddizione che la scuola pubblica riduca un servizio come quello dell'attività motoria - dice il presidente della Capdi - proprio quando nel privato c'è un aumento costante della richiesta". O forse, come osservano altri insegnanti, la diminuzione delle ore di educazione fisica a scuola spingerà più ragazzi a rivolgersi alle palestre private per mantenersi in forma.

"Prevedere un'ora sola di attività motoria è del tutto inutile dal punto di vista didattico e della salute - afferma Cucco - è come non farne nessuna: due ore sono il minimo indispensabile per il benessere psicofisico dei ragazzi".

E allora via alla battaglia: gli insegnanti di educazione fisica, mentre continueranno a mandare le loro lettere di protesta al ministro, hanno in mente altre forme di lotta. E' stato deciso il boicottaggio delle fasi finali dei giochi sportivi studenteschi e gli insegnanti hanno già avuto contatti con alcuni atleti vincitori dell'oro ad Atene. I campioni hanno dato la loro adesione alla protesta, il prossimo passo sarà la sfida in campo aperto, magari con un po' di spettacolo, come si addice al vero sport


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL