Università di Siena: secondo i sindacati, 400 dipendenti tecnico-amministrativi sarebbero a rischio mobilità. Smentisce il rettore Silvano Focardi: «E´ un numero completamente inventato, nessuno lo ha mai pronunciato né pensato».
Il problema è stato sollevato da Cgil, Cisl e Uil, che ieri hanno indetto una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione finanziaria dell´ateneo in seguito agli incontri avvenuti nei giorni scorsi con istituzioni e Monte dei Paschi: «C´è il rischio concreto che a breve quattrocento lavoratori tecnico-amministrativi vengano messi in mobilità», hanno annunciato. Per i sindacati, inoltre, dopo le difficoltà a pagare gli stupendi di luglio, l´università avrebbe ora seri problemi di liquidità anche per pagare quelli di agosto.
«Qualcuno vorrebbe risolvere i problemi dell´ateneo facendo pagare i più deboli - ha spiegato Claudio Vigni, segretario della Cgil Siena - ma quello che manca è un progetto di prospettiva che sappia andare oltre il solo risanamento delle finanze».
«Rimango profondamente sorpreso», dice il rettore Focardi, che tuttavia ammette: «Nelle scorse settimane, in un´ottica di risanamento, abbiamo affrontato il tema del ridimensionamento del personale, e ci sono state diverse ipotesi di prepensionamento per i docenti e di eventuali forme di mobilità per i tecnici amministrativi». «Ma nessuno - precisa - ha mai fatto riferimento a dei numeri, anche perché il problema dovrà essere studiato nel dettaglio dalle varie commissioni». «Posso soltanto dire - aggiunge - che da parte nostra non c´è la minima intenzione di mandare in mobilità così tante persone. E non capisco dove i sindacati siano andati a pescare questo dato».
(g.r.)
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