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Repubblica-Università, lo "strappo" dei rettori stop al dialogo con la Moratti

Nuovo scontro sulla riforma della docenza. Dura la posizione della Crui nell'incontro di ieri con il ministro Università, lo "strappo" dei rettori stop al dialogo con la Moratti ...

04/03/2005
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la Repubblica

Nuovo scontro sulla riforma della docenza. Dura la posizione della Crui nell'incontro di ieri con il ministro
Università, lo "strappo" dei rettori stop al dialogo con la Moratti
Il ministro "La loro relazione sarà oggetto di studio"
MARIO REGGIO


ROMA - "Il dialogo è compromesso e inevitabilmente interrotto dopo l'emendamento presentato dal relatore di maggioranza che porta il disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti universitari in una direzione assolutamente non condivisibile neppure come base per successivi interventi e integrazioni". Parole pesanti pronunciate dal presidente della Conferenza dei Rettori, Piero Tosi, al termine dell'incontro di ieri pomeriggio con il ministro Moratti.
Lo strappo dei rettori dei 77 atenei italiani ha colto di sorpresa il ministro che ha prima tentato di spingere a fare retromarcia alcuni dei "magnifici", considerati più disponibili al dialogo. Ma il tentativo di spaccare la Crui è andato a vuoto ed in serata Letizia Moratti ha diffuso un comunicato nel quale afferma: "Il documento presentato oggi dal presidente della Crui sarà oggetto di attento studio, e l'incontro mi ha fornito nuovi spunti di riflessione".
Cosa farà adesso? Quello che è certo è che non ha accettato l'invito della Crui di sospendere l'iter del disegno di legge e rinviare il confronto a dopo le elezioni regionali. Il testo del ddl è ora in Commissione Cultura della Camera, abbandonata per protesta dai deputati dell'opposizione, e dovrebbe approdare in aula il prossimo 8 marzo.
Quali sono le richieste della Crui? L'introduzione del terzo livello della fascia docente che mantenga la figura del ricercatore che la riforma vuole cancellare. No all'idoneità generalizzata per tutti i 20 mila ricercatori di ruolo per farli partecipare in massa al concorso unico nazionale per professore associato. Finanziare i contratti di ricerca, incrementare il Fondo ordinario universitario del 10 per cento all'anno per cinque anni. "Nel 2005 l'incremento è stato del 7.5 per cento che, detraendo gli aumenti di stipendio si riduce a poco più dell'uno per cento", ha ricordato Tosi. "È assolutamente inaccettabile l'intenzione del governo di aumentare del 7 per cento l'anno del Fondo per le università non statali sottraendo i soldi a quello pubblico - ha concluso Tosi - così come non è accettabile che si prevedano a carico degli atenei le risorse necessarie per la riduzione da 3 anni ad uno, provvedimento oltretutto incomprensibile, del periodo di prova dei ricercatori assunti dalle Università".
Ma non solo la Moratti è stata sorpresa dalla dura presa di posizione della Crui. "Non comprendo perché di fronte alla disponibilità del ministro - commenta il responsabile università di An Giuseppe Valditara - che in questi mesi ha accolto quasi tutte le richieste e che anche oggi si è detta pronta a discutere, la Crui abbia deciso unilateralmente di interrompere le trattative".


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